Solite storie di ordinaria (in)giustizia...

 

Riemergo lentamente da un periodo di duro lavoro (la preparazione del secondo numero di "Episteme" ha monopolizzato tutte le mie scarse residue energie intellettuali), e comincio a riguardarmi in giro, trovando purtroppo dovunque lo spettacolo gia' noto, i segni evidenti del disfacimento finale di una civilta', del quale pochi sembrano rendersi conto (mentre pochissimi poi fanno qualcosa di concreto per opporsi alla situazione).

Potrei analizzare questioni "rilevanti" ("Brevettato l'uomo-topo"; "Cresce la paura per la mucca pazza"*; "Droga, e' allarme baby - Sono inquietanti i dati piu' recenti della tossicodipendenza - Si comincia a quindici anni"; etc.) ma preferisco occuparmi di quelle "piccole", maggiormente collegate con la modesta vita della gente "comune", l'ambiente da cui provengo. Cito allora un po' alla rinfusa da alcuni recenti quotidiani.

"Il Messaggero", 28.11.00

Tre giorni fa arrestati per scippo, ieri gia' liberi

"Tre giorni fa erano stati arrestati in flagranza mentre stavano scippando una signora anziana [siamo a Perugia] ... Ieri si e' tenuto il processo per direttissima, che, pero', e' stato rinviato a gennaio. L'arresto dei due giovani e' stato convalidato ma i due sono stati rimessi subito in liberta'. E ieri pomeriggio l'anziana signora scippata e i residenti che avevano dato una mano per far arrestare i due non hanno creduto ai propri occhi quando hanno rivisto i giovani passeggiare nello stesso quartiere dove sono stati arrestati. ... Nessuno ormai qui si sente piu' protetto. Ogni giorno succede che i responsabili di reati come furti, scippi, vengono rimessi in liberta', senza che nessuno possa farci niente: ne' la polizia ne' i giudici. E' possibile andare avanti cosi'?"

"La Nazione", 30.11.00

Furti a raffica, peruviani in manette

"Erano giunti in Altotevere [siamo a Citta' di Castello] con un unico obiettivo: razziare negozi, magazzini e supermercati. Ma i carabinieri della Compagnia di Citta' di Castello li hanno presto individuati, poi pedinati e successivamente arrestati. Si tratta di 6 cittadini peruviani, due uomini e quattro donne, residenti a Roma ... martedi' pomeriggio, come dicevamo, hanno preso d'assalto gli esercizi commerciali del centro e della periferia ... Dopo aver trascorso la nottata "ospiti" dei carabinieri, i peruviani ieri mattina sono stati processati per direttissima presso il tribunale di Citta' di Castello. Il giudice ha convalidato l'arresto, condannando gli autori dei furti a 3 mesi di reclusione e 300.000 lire di multa: la pena e' stata poi sospesa e gli stranieri rimessi subito in liberta'..."

Dallo stesso giornale:

Rapina ad agenzia di assicurazioni: polizia scopre subito il colpevole

"Armato di pistola, col volto parzialmente coperto da una sciarpa, un giovane aveva fatto irruzione nell'agenzia "Zurigo Assicurazioni" in via Venti settembre a Perugia, costringendo l'impiegata a consegnargli tutti i soldi che aveva in cassa. Questo succedeva nel primo pomeriggio e poche ore dopo gli agenti di una Pattuglia della squadra Volante risolvevano il caso: denunciando due persone [l'altra sarebbe il "complice rimasto fuori la porta a fare il palo"] ... Chiamata la Polizia l'impiegata forniva una descrizione abbastanza precisa del malvivente, il quale nel tardo pomeriggio veniva bloccato dagli agenti della Volante in pieno centro storico, sempre a Perugia. Il giovane, un perugino pregiudicato di 26 anni era in compagnia di un marocchino clandestino di 33 anni. I due, per la trascorsa flagranza, sono solo stati denunciati a piede libero per rapina aggravata in concorso."

Ritengo lecito inferire che, a leggere diversi giornali di altre regioni d'Italia, gli esempi si sarebbero potuti moltiplicare quasi a piacere. LIBERI, liberi tutti di proseguire nelle loro attivita' criminose ai danni di cittadini ordinari [si veda per esempio il Dissenso N. 29, sulla tolleranza de facto dello spaccio di droga], che debbono pagare multe assai piu' salate per qualche irregolarita' contabile, un errore in qualche dichiarazione fiscale, un'infrazione al codice della strada [vedi pure il punto D/8 nella pagina Attualita' di questo stesso sito, "In nome del popolo italiano"]. Una manifesta "debolezza" istituzionale (di origine soprattutto concettuale: quante volte sentiamo ripetere "povera gente", "anche gli italiani sono stati stranieri in terra straniera", etc., le due cose sono strettamente collegate) che conforta il senso di impunibilita' di chi vive di espedienti illeciti, e attrae l'attenzione di altri simili personaggi verso questa sventurata terra di Bengodi.

Nel frattempo, i politici litigano sui particolari della legge elettorale, sulla liberalizzazione della droga e l'eutanasia, mentre una massa rimbecillita da suggestioni mediatiche elaborate ad arte ("Il rapporto dell'OCSE: un terzo degli adulti ha difficolta' di lettura, scrittura e calcolo. Un altro terzo non riesce a capire quello che legge - Amato: il vero problema e' la qualita' degli insegnanti"**, "Il Messaggero, 28.11.00) si appassiona alle imprese del "Grande Fratello", fa un caso nazionale di una caduta conseguente ad un pugno sfortunato scattato durante un diverbio tra calciatori (personalmente, sarei assai piu' curioso di sapere dove si trovano attualmente i tre albanesi che "hanno sparato in discoteca per essere stati cacciati dopo una lite: sei i feriti - Sfiorata la strage", "Il Messaggero, 20.11.00), e tra poco finalmente avra', a soluzione di tutti i suoi mali, il Bingo ("Giugno 2001, arriva il Bingo - Quattrocentoventi sale in tutta Italia - E' scattata la grande corsa per gestire gli appalti" [si veda il Dissenso N. 27, sul ruolo dei D'Alema boys…]), con il quale potra' soddisfare la sua sete di gioco, e di guadagno facile. Non si da' del bromuro anche agli animali, prima di macellarli?!

 

(UB, 1.12.2000)

* Ma alla gente non si dice che la malattia sembra imperversare pure tra gli animali liberi, essendosi registrati dei casi tra accaniti mangiatori di cacciagione, al punto che alcuni scienziati ritengono che la farina animale somministrata ai bovini non sia la causa prima dell'affezione, bensi' agisca come agevolante e diffusore dell'infezione. Si vedano per esempio i seguenti siti, nei quali si parla anche di mad elk e mad deer:

http://www.mad-cow.org/99feb_cwd_special.html#aaa

http://www.sustain.org/biotech/News/news.cfm?News_ID=2349

http://www.mad-cow.org

http://www.mad-cow.org/~tom/dog.html (questo è un caso di mad dog)

http://www.ems.org/ .

** Il bello e' che Amato ha ragione, peccato che le stesse forze politiche con cui ha costantemente collaborato siano proprio quelle che hanno di fatto costretto alle promozioni di massa, sia nella scuola che nell'Universita', e all'immissione selvaggia nei ruoli, con conseguente ovvia dequalificazione generale...