UN ULTERIORE ESEMPIO DEL CAOS NEL QUALE ATTUALMENTE VERSA L'UNIVERSITA' E' DATO ANCHE DAI TENTATIVI DI ATTIVARE DELLE VALUTAZIONI DELL'ATTIVITA' DI RICERCA CON CRITERI IL PIU' POSSIBILE "AUTOMATICI", E PRENDENDO A PRETESTO PER L'INTERA OPERAZIONE DELLE NORME CHE CON ESSA NON C'ENTRANO PER NIENTE…

 

 

[Il senso di questa complessa vicenda si capisce mano a mano che si procede nella lettura dei documenti allegati, cominciamo comunque da una comunicazione ufficiale, e da alcune prime reazioni…]

 

 

Subject: Anagrafe della Ricerca

Date: Mon, 21 Feb 2000 10:40:43 +0100

From: "Lestini Giampiero" <cbricer@unipg.it>

 

Ai Prof. 1^ fascia, 2^ fascia, Ricercatori, Assistenti Ordinari, Direttori e

Decani Dipartimenti, Presidi di Facoltà dell'Universita' degli Studi di

Perugia:

 

Si comunica che sono stati inseriti, nel sito dell'Ufficio Ricerca

Scientifica e Strutture Dipartimentali, all'indirizzo

http://olympus.unipg.it/cbricer i files appositi in formato Excel 97 per

Windows, per il calcolo automatico del Parametro "P" dell'Anagrafe della

Ricerca, corredati da un file di ISTRUZIONI ed un file di riepilogo per

eventuali GRUPPI.

 

LESTINI GIAMPIERO

Vice-Capo per la parte Tecnico-Informatica

Ufficio Ricerca Scientifica e Tecnologica

 

Responsabile Tecnico-Informatico

Anagrafe della Ricerca di Ateneo

 

- Ufficio Ricerca Scientifica

Universita' Studi di Perugia

 

E-Mail ufficio cbricer@unipg.it

E-Mail personale lestini@unipg.it

 

Tel. 075-585.2338

Fax 075-585.2336

 

 

Risposta dello scrivente: La notizia dell'inserimento di questi files nel sito indicato non puo' che farmi piacere. L'interrogativo che mi pongo e' se si tratta oltre che di una gentile informazione di un invito ad usarli: non mi sembra ci sia nulla nella comunicazione che lasci intendere se siamo di fronte o no ad un nuovo obbligo (compreso quello di andarsi a leggere nuove istruzioni). Forse "calcolo automatico" significa che qualcuno, o qualcosa, fa tutto automaticamente da solo, se e' cosi' molto bene...

Grazie per un cortese cenno di chiarimento,

 

Umberto Bartocci

 

 

* * * * *

 

 

Commento del Coordinatore della Commissione scientifica dell'Area matematica, ovviamente piu' informato…

 

Subject: ANAGRAFE

Date: Mon, 21 Feb 2000 19:32:58 +0100

From: "Prof. Alessandro Tancredi" <altan@unipg.it>

To: tutti@dipmat.unipg.it

 

A tutti gli Afferenti all'Area 1

(Tutti i settori dell'area A, piu' i settori K05B e K05C):

ordinari, associati, ricercatori, assegnisti, borsisti, dottorandi.

 

Sono dolente di dovervi importunare ancora una volta, ma c'e' stata l'ennesima variazione nelle modalita' di raccolta dei dati relativi all' anagrafe della ricerca.

Con una e-mail delle 10:40 di oggi, che quasi tutti dovrebbero aver ricevuto, l' Ufficio Ricerca ha comunicato di aver inserito nel sito

http://olympus.unipg.it/cbricer

il nuovo file per la raccolta dei dati individuali specificando che "deve

essere obbligatoriamente compilato da ogni unita' addetta alla ricerca".

In base a tale nuova direttiva la Commissione d' Area, in una riunione

tenutasi oggi, ha deciso di non procedere alla compilazione delle schede individuali e ha incaricato il suo coordinatore di avvertire tutti gli afferenti all' area della necessita' di provvedere personalmente a tale incombenza scaricando il file dal sito suddetto e seguendo le relative istruzioni.

 

Avendo esaminato il quadro globale della produzione dell' Area, al fine di

rendere il piu' omogenei possibile i criteri di valutazione individuale, la Commissione ha anche deciso che:

- i Rapporti Tecnici del Dipartimento, le tesi di Dottorato e i preprint,

in qualunque forma, non possono essere inseriti sotto la voce "Rapporti finali di ricerca .. " ;

- le opere di natura squisitamente didattica (libri di testo, dispense, raccolte di esercizi) non possono essere considerate come prodotti della ricerca.

 

A. Tancredi

 

 

* * * * *

 

 

[Cari Colleghi, ho provato a spedire questo messaggio gia' due volte, ma sembra ci siano stati problemi con tutti gli indirizzi unipg.it. e con qualcuno che aveva ing.. Tento allora nuovamente, scusandomi con chi eventualmente ricevesse il mail piu' volte, ma faccio tutto da solo, e posso aver fatto errori!

Dovrei infine aggiungere che quanto ho scritto ieri sera, che lascio comunque immutato, e' anche troppo "benevolo" rispetto alla situazione come essa mi si e' venuta chiarendo dopo una riunione tenutasi proprio stamattina con lo stesso Prof. Bidini. Per esempio, il discusso parametro P, di quella che dovrebbe essere un'Anagrafe puramente INFORMATIVA, si e' detto, diventa invece essenziale ai sensi di quanto recentemente disposto dal S.A., e che vi trascrivo integralmente: "I fondi [si tratta del finanziamento di base per la ricerca] verranno poi ripartiti fra i singoli in proporzione ai parametri (P - Scheda 1-E) riportato nell'Anagrafe della Ricerca, ed assegnati ai dipartimenti in relazione all'afferenza personale. Tutta la procedura sara' effettuata d'ufficio." A parte problemi di concordanza, parametri-riportato, ecco che questo contestato P HA rilevanza, e sin da subito, non e' affatto "puramente informativo". Debbo aggiungere per completezza che, da informazioni ricevute a voce, il passo citato sembra avere ben altro senso operativo che quello che chiunque gli attribuirebbe a una prima lettura. Per "singoli" si dovrebbero intendere "centri di spesa", qualora ce ne sia piu' di uno afferente all'Area. Cio' non toglie che avrebbero a verificarsi numerose "storture", sia per la presenza di personale senza parametro, sia perche' i parametri in questione sono stati definiti da alcuni colleghi ridicoli ed assurdi, e non solo incapaci di fornire valutazioni tra Aree diverse, ma neppure decenti confronti all'interno della stessa Area].

 

Oggetto: Richiesta di dimissioni.

 

Cari Colleghi,

ho gia' avuto modo di "approfittare" della lista di indirizzi e-mail messaci a disposizione dall'Ufficio Ricerca Scientifica, e ne approfitto di nuovo, nella convinzione che dedicare del tempo a questo scritto faccia parte dei miei DOVERI di docente (sotto la voce: attivita' organizzative).

 

Abbiamo tutti ricevuto un primo messaggio, che ci "partecipava" gentilmente l'esistenza di certi files, poi questo secondo che ci comunica una proroga, i due apparentemente slegati tra loro, ma ovviamente cosi' non e'. In effetti, SOLTANTO NELLE ISTRUZIONI ALLEGATE al primo mail si prescriveva un nuovo "obbligo" (se ne e' accorto unicamente chi ha avuto la curiosita' di leggerle, o l'ha saputo da altri colleghi curiosi), al quale si sarebbe dovuto adempiere entro il solito "termine capestro" (qualche tempo fa reclamai con il Rettore per una certa richiesta di consuntivo pervenutami appena 48 ore prima della scadenza prevista), e GIA' TUTTO QUESTO NON VA BENE. Accortisi di avere stavolta esagerato, suscitando una legittima reazione, ecco una rapida marcia indietro, e una proroga.

La situazione che si e' venuta a creare grazie ad alcune recenti "trovate" dei Delegati del Rettore richiede ormai una decisa presa di posizione. Al Prof. Ancillotti si aggiunge ora il Prof. Bidini (che peraltro non ho mai avuto il piacere di conoscere, ne' ricordo di aver mai letto sue missive), ma mentre il primo cercava almeno di giustificare le sue iniziative con espliciti richiami alla normativa vigente, e ci scriveva di persona, il secondo ci lascia avvisare solamente dagli "uffici", e non motiva un bel niente. Forse che anche adesso siamo di fronte a scadenze perentorie imposte dalla legge, pena disincentivazioni? Chi prende certe decisioni? Chi svuota in quattro e quattr'otto di responsabilita' e di autonomia Commissioni e Dipartimenti?

Mi fa piacere nel presente contesto portare a vostra conoscenza un messaggio rivolto dalla Collega Regoli al Coordinatore della Commissione per la Ricerca dell'area matematica, sul cui contenuto mi trovo pienamente d'accordo:

 

"Io ieri ho ricevuto solo un e-mail di Lestini che avverte che esiste un

sito cosi' e cosi', ma che non parla di obbligo di compilare, ne' di

scadenze. Se capisco bene non sono l'unica ad aver ricevuto solo questo.

Ma se avessimo ricevuto tutti l'obbligo di compilazione di modulo

individuale mi/vi/ci domando

- Chi e quando decide di cambiare cosi' di corsa le regole?

- A cosa serve il lavoro fatto da voi della commissione (che peraltro mi

e' parso attento, consapevole e scrupoloso)?

- per cosa vi avevamo eletto? non si capisce piu'. E per cosa eleggeremo la

prossima?

- da quando in qua i PROGETTI di ricerca vanno giudicati automaticamente usando dei numeri "OGGETTIVI" che, se indicano qualcosa, indicano solo qualcosa del PASSATO? -- E DA CHI?

E infine: Parlando con colleghi (non solo matematici), ho sentito solo

proteste per questo modo di procedere. Vorrei manifestare ufficialmente il

mio disappunto, ma con tutte queste comunicazioni frettolose, non so bene

quale sia l'interlocutore.

Confermando che apprezzo il lavoro svolto (durante mesi) dalla commissione e che non vorrei fosse vanificato (nel tempo di spedire un e-mail) etc. ...

P.S. Condivido le obiezioni sul modulo ... ad esempio io sono una di quelli che non possiede Excell.N, ne' Windows ne' l'indirizzo (?) per richiedere i parametri dell'impact factor aggiornato degli ultimi tre anni..."

 

In effetti, insistite "voci" parlano di un probabile utilizzo dei risultati del "censimento" in parola ai fini della ripartizione dei futuri fondi per la ricerca, e allora non puo' che venire il sospetto che siamo di fronte - come oggi appare diventato costume in politica - a piani integralmente concepiti e ben organizzati, che non vengono pero' "pubblicizzati" nella loro globalita' con quella trasparenza doverosa in democrazia, e vengono attuati poco per volta con il metodo dei "piccoli passi". Nel caso in discussione, si mira forse ad eliminare il piu' possibile eventuali "pretendenti" alla "spartizione"? (teniamo conto che nei fatti sembra si tratti di distribuire poche lire, dichiarate "finanziamento di base", vale a dire mera "sopravvivenza": fotocopie, posta, telefono, etc.). Ritengo inoltre ovvio, al pari della citata Collega, che il giusto "tempo" per la valutazione di progetti di ricerca sia il FUTURO, e non il PASSATO. Va da se', condivido anche totalmente quanto evidenziato nel precedente P.S.: si vogliono "eliminare" surrettiziamente i Colleghi non informatizzati?

 

Per concludere, siamo davvero tutti cosi' rassegnati ad accettare certi modi di gestire l'Ateneo, Senato Accademico compreso? E' questa la maniera di trattare con i docenti universitari? Siamo sicuri che sia un bene trasformarci in una struttura di numeri e di moduli (pensati chissa' da chi e con quali criteri, e soprattutto finalita')? Come mi ha ben scritto un'altra collega: "Mi vergogno della categoria di cui faccio parte. Possibile che gli insegnanti della scuola siano in grado di fare sentire la loro voce, e di fermare un ministro di solito cocciuto come Berlinguer, e i professori universitari debbano subire tutto in un silenzio umiliante?".

 

Qualcuno mi ha chiesto: COSA SI PUO' FARE?, ed ecco che una possibile forma di civile e garbata protesta mi viene in mente.

Per molto meno un tempo ci si DIMETTEVA, e non puo' essere che questo allora

 

L'INVITO CHE RIVOLGO AL PROF. BIDINI.

 

A chi condivide le mie perplessita', propongo semplicemente di

 

FORWARDARE QUESTO MAIL

 

all'indirizzo: rettore@unipg.it, dicendo che si e' d'accordo (ovviamente, ulteriori argomentazioni, in un senso o nell'altro, sono benvenute)...

 

Sempre grato dell'attenzione, invio i consueti cordiali saluti e auguri di buon lavoro a tutti,

 

Umberto Bartocci

 

 

* * * * *

 

 

Subject: Re: Proroga scadenze - RICHIESTA DI DIMISSIONI...

Date: Fri, 25 Feb 2000 13:41:38 +0100

From: Gianni Bidini <gbid@unipg.it>

To: umberto bartocci <bartocci@dipmat.unipg.it>

 

Invito il collega Bartocci a dare diffusione a questa mia replica nel segno della trasparenza.

Le affermazioni citate sulla lettera sono in gran parte prive di

fondamento. Tutto il problema dell'anagrafe della ricerca è regolato da

delibere del Senato accademico, organo eletto di governo di questo Ateneo. Le mie funzioni, come delegato del Rettore sono quelle indicate nello statuto che io seguo correttamente.

Vista la gratuità dell'invito rivoltomi invito a individuare le azione da

me compiute che il prof. Bartocci ritiene motivino la sua richiesta di

dimissioni.

Di fronte a dati certi sono pronto ad un confronto. Non è mia abitudine sottrarmi alle responsabilità o nascondermi dietro i si dice.

Certo di una risposta precisa e circostanziata.

Gianni BIDINI

 

 

* * * * *

 

 

Cari Colleghi,

in qualita' di decano della nuova Commissione per la ricerca scientifica dell'Area matematica (per inciso, grazie a chi mi ha eletto, e grazie anche ai Colleghi che mi hanno proposto come prossimo coordinatore - accetto di candidarmi per il ruolo, perche' il momento richiede un'opposizione assai decisa, e sono disposto a farla [Nota "storica": lo scrivente e' stato poi di fatto eletto coordinatore, con 23 voti su 31 votanti]) il Prof. Tancredi, coordinatore della detta Commissione per il Biennio 98/99, mi ha invitato a rappresentarlo ieri mattina (25.2) in una riunione del Prof. Bidini con i diversi coordinatori (convocata con un preavviso di appena 36 ore). Sono andato, e al termine di un incontro a dir poco rovente - con il Prof. Zurli (Filologia Latina) che ha definito i famosi parametri P frutto della fantasia di persone che hanno operato dopo abbondanti libagioni, e che sarebbe un eufemismo chiamare assurdi e ridicoli etc. (cito testualmente) - vi invio questo promemoria, anche perche' invitato dal Prof. Bidini (vedi sopra) ad accompagnare le mie critiche generali, e la relativa richiesta di dimissioni, con "dati certi".

 

1 - Tutto nasce da una delibera del S.A., che in ossequio al disposto del comma 5 dell'Art. 71 dello Statuto, prescrive di associare un certo parametro P, definito con particolari modalita' sulla base dei prodotti della ricerca, "ad ogni unita' addetta alla ricerca".

 

2 - Primo commento - L'Art. in parola prevede soltanto: "E' istituita l'anagrafe delle ricerche dell'Ateneo. A tal fine ogni struttura o centro di ricerca comunica al rettore il piano annuale delle ricerche previste, in corso o concluse". Non mi sembra si indichi una "strada" del tipo di quella che poi e' stata seguita (si parla per esempio anche di ricerche previste o in corso), ne' che ci sia cenno a questioni di "valutazione", che riguardano semmai il famoso Nucleo di Valutazione, Art. 70, comma 1. Notate anche che si parla soltanto di "strutture" o di "centri".

 

3 - La delibera di cui al punto 1 si articola in un allegato, un "malloppo" di qualche centinaio di pagine, la copia in mio possesso non reca data, pieno di parametri, di coefficienti e di tabelle. Si tratta certamente dell'estate scorsa, perche' l'11 giugno del 1999 parte dall'Ufficio Ricerca dell'Ateneo una lettera, avente per oggetto "Anagrafe delle ricerche", che chiede ai soli ccordinatori delle Commissioni scientifiche eventuali osservazioni circa i coefficienti contenuti nel malloppo. Queste "dovranno pervenire all'Ufficio scrivente entro il 20 c.m.. Diversamente, tali coefficienti si intenderanno favorevolmente accolti".

 

4 - Secondo commento - Gia' trovo detestabile che in una democrazia si adotti la pratica del silenzio-assenso (che purtroppo anche il nostro Parlamento ha creduto di dover fare propria in una ben nota occasione), ma trovo ancora piu' offensivo che si chiami chicchessia a giudicare di un documento cosi' complesso in 10 giorni - 10 se la lettera in parola fosse arrivata il giorno stesso ai destinatari. Diversi di questi mi hanno detto di aver sottovalutato la questione, trattandosi soltanto di un'anagrafe, una rilevazione che si riteneva avesse quindi finalita' eminentemente informative, statistiche, e null'altro, sicche' ha prevalso una certa generale disattenzione. Questa e' stata rimproverata anche ieri mattina, ma e' naturale che valutare una procedura tanto complessa in modo astratto non sia tanto facile; i problemi sono emersi quando si e' trattato di raccogliere i dati concreti. Inoltre, una cosa e' una semplice rilevazione statistica sulla produttivita' di un' area, o di un dipartimento, da confrontare magari con quelli di altre universita'; ben altra cosa e' stilare una sorta di graduatoria interna alle singole strutture. Il presente e' gia' un ben preciso capo d'accusa nei confronti delle modalita' di gestione di tale grottesca vicenda.

 

5 - Comunque sia, le cose come e' prevedibile vanno avanti, e il 6 luglio parte dallo stesso Ufficio (stavolta a firma di Bidini in persona; nella comunicazione di cui al punto 3 compariva invece la Dott.ssa Bianchi) un invito, rivolto sempre ai soli coordinatori, di "predisporre la valutazione ... dell'attivita' di ricerca nell'ambito dell'Area etc.". Si prescrive un supporto informatico, e lo si fornisce. Nota bene: le schede consegnate si riferiscono a gruppi, strutture, e non a singoli, come del resto appare fin qui sempre chiaro e coerente.

 

6 - Terzo commento - Ecco che l'Anagrafe e' diventata una "valutazione", attraverso un sottile shifting di terminologia e finalita' che conferma la mia impressione: "Non puo' che venire il sospetto che siamo di fronte ... a piani integralmente concepiti e ben organizzati, che non vengono pero' "pubblicizzati" nella loro globalita' con quella trasparenza doverosa in democrazia, e vengono attuati poco per volta con il metodo dei 'piccoli passi'".

 

Nota del Prof. Tancredi - Il supporto elettronico era una cartella di Excel 95, comprendente varie schede delle quali solo una (1-E) si riferiva ai prodotti della ricerca scientifica, mentre tutte le altre si riferivano a dati globali delle strutture (finanziamenti ricevuti, materiale inventariato, materiale bibliotecario, corsi impartiti, numero di esami dati, etc.). E' stato richiesto di riempire tali schede anche ai Dipartimenti entro il 30/10. Tali fogli sono stati modificati, passando anche a Excel 97, solo una diecina di giorni fa, introducendo lo spazio per le generalita' dei singoli, ma mantenendo demenzialmente anche le schede relative ai dati globali suddetti. Chiederei se e' stato stipulato un particolare accordo con la Microsoft che assicuri a tutti la disponibilita' delle varie versioni di Excel. Aggiungerei anche che la Commissione d'Area Scienze Matematiche e il Dipartimento di Matematica e Informatica entro la scadenza prevista hanno provveduto a inviare le schede elettroniche richieste, e che a tutt'oggi nessuno ha mai comunicato loro che avevano sbagliato tutto. Anche questo modo di agire mi sembra scarsamente rispettoso della nostra dignita' e del nostro tempo.

 

7 - Il 18 novembre u.s. arriva un nuovo richiamo di Bidini ai coordinatori, "nel luglio scorso vi era stato chiesto di provvedere a compilare entro il primo novembre...", "purtroppo solo pochi di voi hanno provveduto...", "la raccolta dei dati dovra' essere completata entro il 31/12/1999". All'interno del documento in oggetto si riparla di "valutare la produttivita' delle singole strutture di ricerca", e si dichiara che il 'censimento' ha in realta' lo scopo di "garantire anzitutto il confronto della produttivita' dei singoli gruppi di ricerca all'interno di ciascuna area disciplinare".

 

8 - Quarto commento - I propositi dell'intera operazione diventano mano mano piu' chiari. Si ammette che il confronto tra Aree diverse e' abbastanza azzardato con quei cervellotici parametri, ma "in prima applicazione" si dovrebbe pervenire al "confronto" almeno all'interno delle Aree. Notate che ancora si parla di "gruppi di ricerca", e non di singoli ricercatori.

 

9 - Le Commissioni lavorano, predispongono il tutto, quando il S.A. nella seduta del 25.1 u.s. adotta la seguente delibera, che vi trascrivo integralmente:

"Finanziamento di base per la ricerca

I fondi saranno ripartiti per area secondo il peso percentuale (ottenuto tenendo conto del numero di membri dell'area e del coefficiente di sperimentalita') delle varie aree. I fondi verranno poi ripartiti fra i singoli in proporzione ai parametri (P - scheda 1-E) riportato nell'Anagrafe della Ricerca, ed assegnati ai dipartimenti in relazione all'afferenza personale. Tutta la procedura sara' effettuata d'ufficio". [la concordanza parametri-riportato e' nel testo]

 

10 - Quinto commento - Ecco che il S.A., e i suoi "ispiratori", hanno combinato il "disastro". Si parla di parametri relativi a singole persone, altro che a gruppi, e, come presto vedremo, il Bidini e' costretto a correre subito ai ripari, vanificando tutto il lavoro che fino a quel momento le commissioni avevano portato avanti (e in qualche caso, come abbiamo visto, addirittura terminato).

 

Nota 1 - Secondo la testimonianza della Prof. Conti: "Si e' posto il problema della "confusa" e contraddittoria procedura con cui in questi giorni con una ridda di " ordini" e "contrordini" si sta svolgendo l'avventura dell'anagrafe della ricerca e della incongruita' di legare a questo dato la assegnazione dei finanziamenti per la ricerca di base da attribuire ai Dipartimenti che in modo "non meditato" il Senato ha approvato (chiedo venia per parte mia della scarsa attenzione prestata in sede di delibera... ma non e' facile essere sempre attenti e rompiscatole quando le cose ti vengono date all'ultimo momento!!!)". Queste dichiarazioni sono state contestate nel corso della riunione di ieri, ma ricevo da un altro "senatore" (al quale non ho il tempo di chiedere se acconsente di essere nominato apertamente) la seguente affermazione: "Mi stupisce la citazione della delibera del S.A. Io alle sedute del S.A. c'ero e non mi sembra che fosse quella la formulazione ... Comunque anche in S.A. io dissento sul principio di una valutazione "oggettiva" perche' non credo che il valore di un professore universitario sia valutabile in modo puramente numerico ne', tantomeno, l'efficacia didattica sia valutabile con parametri del tipo 'uso della lavagna luminosa' o 'adozione di sistemi didattici informatizzati'". Cito piu' a lungo del necessario perche' forse per la prima volta abbiamo anche un'idea degli argomenti che saranno oggetto di investigazione nei famosi moduli-Ancillotti?! (tutta la storia della "valutazione della didattica" e' stata da me fatta oggetto di una contestazione separata!!).

 

Nota 2 - Un collega mi scrive: "Sottolineerei la follia di assegnare agli uffici tale procedura in modo automatico espropriando i Dipartimenti (che sono il luogo ove si fa e si coordina la ricerca) del loro potere discrezionale. In questo vedo una scarsissima (offensiva direi) valutazione del ruolo dei docenti da parte degli attuali vertici accademici."

 

11 - In una lettera del giorno dopo, 26.1, sempre rivolta ai coordinatori, ma questa volta anche ai Presidi, Bidini invita infatti a una riunione "ritenuta necessaria al fine della corretta compilazione delle schede relative all'Anagrafe della Ricerca...", e in una Nota a pie' pagina (badate bene: soltanto in una Nota - sembrerebbe quasi che non volesse apporre la propria firma sotto la nuova richiesta!) prescrive:

"L'Anagrafe della Ricerca prevede che per ogni membro dell'area (PO, PA, RC, Dottorandi, Associati e Borsisti) sia definito il parametro P (per gli anni 96-98) (scheda 1-E per ogni membro).

Occorre, inoltre, allegare l'elenco delle pubblicazioni valutate per anno".

 

Nota del Prof. Tancredi - Quando le Commissioni d'Area stavano accingendosi alla delicatissima (e quasi impossibile) operazione di arrivare a classifiche indivuali, arriva il mail dell' Ufficio Ricerca che annuncia la diponibilita' in rete delle schede individuali, che ognuno puo' compilarsi da solo (o in gruppi non meglio specificati) salvo a mandarne una copia al coordinatore che dovrebbe controllare (ma non lo si dice esplicitamente), cosa evidentemente impossibile perche' dai totali non si riesce a risalire alla correttezza delle valutazioni dei singoli prodotti della ricerca. Continui ordini e contro-ordini provenienti dai vertici accademici e amministrativi hanno caratterizzato tutte le campagne della ricerca scientifica 98 e 99.

 

12 - Sesto ed ultimo commento (ogni commento sarebbe in realta' superfluo!) - Finalmente la trasmutazione e' completata, i "gruppi" sono diventati "membri", il caos totale. Un ben intenzionato innocuo Articolo dello Statuto e' stato utilizzato per innescare una spirale perversa che avra' prevedibilissime ricadute negative sulla qualita' della ricerca, e per costringere a compilare quella che non potra' che essere intesa come una "classifica" dei docenti, la quale, piu' che "antipatica", sara' del tutto fuorviante. Pensate inoltre che si prevedeva una scheda a testa per ciascuno dei tre anni in questione (schede tra l'altro complicate, come illustrato nella Nota al punto 6; per non dire dei dubbi rimasti se sia lecito provvedere alla loro compilazione per via non informatica, AUGURI!). Per la verita', l'ipotesi di tre schede sembra sia stata ritirata su due piedi, almeno per ora, proprio ieri mattina, di fronte a piu' che legittime rimostranze.

 

Conclusione - Nel redigere questa breve cronistoria (nella quale spero di non essere incorso in errori, e soprattutto in omissioni, ma ho cominciato ad occuparmi concretamente di questa vicenda soltanto ieri - resto ovviamente disponibile per ogni eventuale correzione o aggiunta) mi sono reso conto che avevo tutte le ragioni - neppure capivo quanto - nella mia precedente richiesta di dimissioni, anche se ammetto che il Prof. Bidini non ha probabilmente responsabilita' dirette (o almeno non le conosco), le quali sono da ascrivere piuttosto allo stato di "confusione mentale" che sembra ormai regnare sovrano in alcuni organi di gestione dell'Ateneo, a seguito dei "venti di riforma" provenienti da Roma (ma proprio per questo, di fronte a tante contraddittorie indicazioni, ci si sarebbe potuti dimettere autonomamente in segno di protesta). Sono consapevole della circostanza che taluni colleghi sono tutti contenti delle novita', auspicando che esse possano mostrarsi davvero capaci di raddrizzare qualcuna delle storture che la "vecchia" struttura indubbiamente aveva, ma ritengo molto piu' probabile che esse finiranno semplicemente con il distruggere quello che di buono c'era nell'Universita' tradizionale, senza rimpiazzarlo con niente di meglio. Nel giudicare la "bonta'" di questi venti si puo' sin d'ora usare il criterio etico universale: riconoscerete l'albero dai frutti, il valore di un'iniziativa dal fatto se essa migliora o peggiora la serenita', la qualita' della vita in un determinato ambiente...

Mi viene in mente uno slogan che si vede oggi sui muri: MANDIAMOLI A CASA, e cerchiamo di individuare delle persone che siano capaci di reagire a tanto disordine con esperienza, prudenza ed assennatezza

(confesso sinceramente di non sentirmi una di queste, ma spero vivamente che ce ne sia ancora qualcuna, se no per l'Universita' e' finita...).

 

Con i soliti cordiali saluti, Umberto Bartocci

 

 

* * * * *

 

 

[Cari Colleghi,

avevo inviato questo ESPOSTO FORMALE alla vostra attenzione tramite l'Ufficio Consessi, come mi era stato suggerito di fare dagli "uffici", ma sembra che la sezione in oggetto NON abbia provveduto all'inoltro come richiesto - oltre a non avermi inviato alcun cortese cenno di chiarimento, in un senso o nell'altro. Provvedo quindi da me, per quanto posso con gli indirizzi e-mail che posseggo, scusandomi sia per eventuali duplicazioni, sia per una diffusione incompleta di questo messaggio].

 

-------------------------------------------

 

[Con preghiera di diffusione ai Componenti del S.A. - prego volermi esplicitamente confermare o meno se e' stato dato seguito alla presente richiesta, in modo da poter eventualmente provvedere in altro modo, grazie]

 

Cari Colleghi,

siete naturalmente al corrente del diffuso sconcerto che certe vostre delibere dimostrabilmente contraddittorie hanno recentemente provocato. Invitato anche da piu' parti a farlo, richiamo la vostra attenzione su un problema che spero sentiate vostro dovere risolvere al piu' presto.

 

1 - L'Ufficio Ricerca dell'Ateneo sta invitando in questi giorni a procedere alla compilazione delle schede INDIVIDUALI per l'Anagrafe della Ricerca (comunemente dette anche "schede di valutazione" della ricerca, in forza di un'ambiguita' sostanziale suggerita per esempio anche nella Circolare Prot. N. 229/99, del 6.7 u.s., a firma del Prof. Bidini, il quale, rivolgendosi ai Coordinatori delle Commissioni d'Area sotto l'Oggetto: Anagrafe della Ricerca, dispone apertamente che: "Ogni Commissione dovrebbe quindi predisporre la valutazione, secondo i parametri definiti per area, delle attivita' di ricerca..."), fornendo tra l'altro la seguente motivazione:

 

"Esistono delle circolari del Prof. Bidini inviate ai Coordinatori di

Area ed ai Direttori di Dipartimento/Istituti (Prot. 229 e 230 del 6 luglio

1999, Prot. 316 del 18 novembra 1999, 23 del 26 gennaio 2000), e due riunioni esplicative a cui sono stati invitati i Coordinatori stessi ed i Presidi

di Facolta', tutto riguardante l'Anagrafe della Ricerca (stabilita dalla

CRUI con circolare allegata alla nota del Prof. Bidini Prot. 229 di cui

sopra)".

 

2 - Da me interrogato su da quando in qua le decisioni della CRUI hanno "valore legale", aggiungendo che qui a Perugia dovrebbe far solo fede l'articolo dello Statuto che istituisce l'anagrafe scientifica con ben precise finalita' e modalita', e non altre - articolo che qui di seguito ricordo a chi di voi lo avesse dimenticato:

 

"E' istituita l'anagrafe delle ricerche dell'Ateneo. A tal fine ogni struttura o centro di ricerca comunica al rettore il piano annuale delle ricerche previste, in corso o concluse" -

 

l'Ufficio in parola mi ha risposto al seguente modo:

 

"La delibera del Senato Accademico di riferimento e' quella del 18 marzo 1999 (punto 5 - b dell'Ordine del Giorno), che Le inviamo via fax.

Le decisioni della CRUI non hanno "valore legale", ma sono state recepite

nella delibera di cui sopra e le delibere del Senato Accademico, che essendo l'Organo Collegiale di governo dell'Ateneo competente in materia (vedi Art. 50 comma 1 - 2c), e' legittimato anche ad impartire direttive e ad

individuare i criteri nelle materie indicate nello Statuto. Pertanto per

accedere ai finanziamenti i destinatari della delibera del Senato del 25

gennaio 2000 sono tenuti a seguirne le direttive".

 

3 - Ad alcuni Colleghi che richiedevano ulteriori chiarimenti, lo stesso Ufficio ha ribadito l'obbligo di uniformarsi a tali direttive nel seguente modo:

 

"Non e' una richiesta di collaborazione. E' un obbligo. Le Aree dovranno predisporre ENTRO IL 2 APRILE 2000 l'Anagrafe della Ricerca.

Il Senato Accademico, in data 25 gennaio 2000, ha approvato le modifiche al Piano Triennale d'ateneo per la Ricerca 1998/2000 - anno 2000, ove si

specifica che '...le Aree che non hanno predisposto l'Anagrafe della Ricerca non riceveranno alcun tipo di finanziamento'".

 

4 - Conclusione: Allo stesso modo che Parlamento e Governo sono sottoposti alla Costituzione della Repubblica nelle loro iniziative legislative, anche al S.A. non e' concesso di stravolgere un chiarissimo Articolo dello Statuto, come quello precedentemente richiamato. In effetti, si puo' anche auspicare da un punto di vista "politico" una "valutazione" pure dell'attivita' di ricerca etc. [peraltro ASSAI DIFFICILE; personalmente, sono dello stesso parere di uno di voi che mi scrive: "non credo che il valore di un professore universitario sia valutabile in modo puramente numerico ne', tantomeno, l'efficacia didattica sia valutabile con parametri del tipo 'uso della lavagna luminosa' o 'adozione di sistemi didattici informatizzati' ... Purtroppo il problema dell'ottusita' di queste valutazioni non e' solo nostro ... il guaio e' che noi copiamo il peggio degli altri"], ma un PUNTO FERMO in una societa' gestita democraticamente (soprattutto chiusa e "inter pares" come la nostra) e' che certe iniziative vanno portate avanti in maniera FORMALMENTE INECCEPIBILE; per esempio, nel caso in questione, facendo una proposta esplicita, e chiedendone l'approvazione con un voto regolare, non facendo finta di applicare norme che hanno in realta' tutt'altra valenza. Tanto per suggerire una procedura corretta, si dovrebbe semmai proporre una variazione di Statuto, oppure attivare tutta la procedura di "valutazione" della ricerca sotto una "voce" completamente diversa da quella dell'Anagrafe - per esempio a partire da richieste provenienti dal Nucleo di Valutazione, e non da altri Organi.

 

Grato dell'attenzione, ringrazio e saluto

 

Umberto Bartocci

 

 

Conclusione: Domandina facile facile per chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui: supponete che queste analisi dettagliate, inviate ufficialmente alle sedi competenti, abbiano mai ricevuto qualche forma di risposta?!

 

 

* * * * *

 

Appendice:

 

 

Subject: Osservazioni di C.B. sulla ric. scient. - Chi non e' interessato cancelli subito...

Date: Mon, 20 Mar 2000 20:49:42 +0100

From: umberto bartocci <bartocci@dipmat.unipg.it>

To: afferenti@dipmat.unipg.it

 

 

Che cos'e' mai questa vita se,

oberati di cure,

non abbiamo il tempo

di fermarci a contemplare?

(W.H. Davies)

 

 

Cari Colleghi,

ricevo le seguenti osservazioni da parte di Carlo Bernasconi, e mi

sembrano cosi' interessanti che ve le giro, sperando di fare cosa utile

almeno a qualcuno di voi (sapevate che anche il "nostro" Rene' Thom

scrive che "bisogna smettere con questa politica di domanda basata sulla

competizione … e' cosi' che gli scienziati vengono a patti con il

diavolo"?).

Sempre cordiali saluti a tutti, UB

 

From: Carlo Bernasconi <matber@unipg.it>

 

Caro Umberto,

I cosiddetti criteri di valutazione della ricerca proposti in questo Ateneo

mi suggeriscono le seguenti osservazioni.

 

1. Le opinioni di scienziati famosi, di ieri e di oggi , sul concetto di

ricerca, qualità della ricerca sono di tutt'altro tipo (vedi i PRINCIPI

di UB).

 

2. La questione della comunicazione scientifica è e va affrontata oggi

con prospettive nuove, da non trascurare: vedi Electronic Publishing e

Against Intellectual Property, due documenti tratti da Siti Web che

posso indicare a chi è interessato.

Tali prospettive fanno apparire inadeguato e superato il metodo della

divulgazione scientifica mediante pubblicazione su riviste specializzate.

 

3. I modi di esercitare la ricerca e di divulgarla su riviste specializzate

hanno modificato in senso deteriore le opinioni sui PRINCIPI su cui la

ricerca si basa.

 

4. Tali opinioni (sul SIGNIFICATO di ricerca) non sono più unanimi,

nell'ambiente scientifico. Chi si può arrogare il diritto di avere

l'opinione giusta e di attribuire agli altri un'opinione sbagliata di

ricerca?

 

5. Chiediamo che ci sia tolleranza verso le opinioni degli altri, e che

in questa ottica ci si renda conto che una frettolosa imposizione di

criteri di valutazione numerici e quantitativi della ricerca è quanto meno miope e intollerante.

 

Nella Cultura Indu Brahman è il Creatore, Visnù il Conservatore, Shiva

il Trasformatore. Sappia, chi si arroga le funzioni di Shiva (il Trasformatore) che Shiva è anche il Distruttore!