CARLO BRIGHENTI EDITORE E SCRITTORE

 

 

Carlo Brighenti nacque a Genova nel 1902.

Fu prima di tutto giornalista sportivo: lavorò per La Gazzetta dello Sport e Il Calcio Illustrato, arrivò ad essere direttore di Schermo Sportivo.

 

«Sullo sport scrisse romanzi (Il fascino dell'HP, 1933, E' arrivato dal Brasile..., 1934, ecc.) e saggi (Noterelle sportive, 1932, ecc.), oltre a Il regolamento tecnico del gioco del calcio, 1932» ([1], p. 138).

 

Aggiungiamo che nel primo romanzo menzionato appare una prefazione del celebre corridore automobilistico Tazio Nuvolari, il quale vanta la sua amicizia personale con lo scrittore, e definisce il romanzo come «"il più brillante e piacevole" che egli abbia mai letto» ([2], p. 304).

 

Nel 1927 compilò addirittura una nuova versione di un Dizionario Greco Moderno - Italiano, assieme ad Eliseo Brighenti, probabilmente il padre, o uno zio, dal momento che una prima edizione Hoepli di detto dizionario apparve nel 1909 (nel volume citato viene riportato: «curata in collaborazione col prof. Carlo Brighenti», il che fa presumere una laurea in Lettere del nostro, e forse anche un'abilitazione all'insegnamento, peraltro mai utilizzata).

 

Fece il suo esordio come scrittore di gialli con Chi ha ucciso Snidersich?, Editrice Popolare Milanese, Sesto San Giovanni, 1933.

 

Nel 1937 dette vita alle Edizioni Attualità, con la collana "I Gialli del Gufo Nero", a cui seguì presto la serie "I Capolavori Polizieschi" (1938).

 

Le vicende editoriali di Brighenti nel campo del giallo sono complesse da seguire, per esse (relativamente al periodo anteguerra, con un breve accenno ai primi anni dopoguerra) rimandiamo a:

 

http://www.cartesio-episteme.net/cap3.htm

 

http://www.cartesio-episteme.net/cap5.htm

 

All'attività di editore continua ad affiancare quella di scrittore di gialli, ecco una sua bibliografia nel settore specifico (non ripetiamo il romanzo già menzionato).

 

- L'osteria della fame, in Secondo Ultragiallo, Edizioni Attualità, Milano, 1938 (ristampato con lo pseudonimo Carla Cattaneo nella collana "I Romanzi d'Oggi", N. 5, Edizioni Attualità, Milano, 1943.

 

- Morte di un editore, in Ultragiallo 1939 (delle rivelazioni!), Edizioni Attualità, Milano, 1939.

 

- L'assassinio del campione, "I Capolavori Polizieschi", N. 16, Edizioni Attualità, Milano, 1939, con lo pseudonimo Cabrenti. (Si tratta di una ristampa di Chi ha ucciso Snidersich?, leggermente rimaneggiato e con finale modificato).

 

- Un mistero alla "Mille Miglia", "I Capolavori Polizieschi", N. 33, Edizioni Attualità, Milano, 1940.

 

- Il vendicatore di Toledo "I Capolavori Polizieschi", N. 42, Edizioni Attualità, Milano, 1940.

 

Abbiamo detto che la storia del Brighenti editore è alquanto intricata. Troviamo infatti nel dopoguerra il nostro giornalista-scrittore (per non dire traduttore), oltre che attivo con le Edizioni Attualità, anche a capo delle case editrici Carlo Brighenti Editore, per la quale prosegue la serie "I Capolavori Polizieschi" (1947), e pubblica poi le nuove collane "I Gialli Moderni" (1947/1949 e 1950/1951), con il supplemento "Giallissimo" (1948/1949), e "Il Romanzo Giallo" (1949); Editoriale La Clessidra, con cui prosegue "I Gialli Moderni" (1952) - ma questa collana continuerà nel biennio 1953/1954 con le vecchie Edizioni Attualità, e la sua lunga vita come presto vedremo non si esaurisce qui; Editoriale Ca' D'Este, che presenta "I Romanzi Travolgenti" (1953), e un loro supplemento "Capolavori Mondiali Tascabili" (1953/1954).

 

Brighenti ritornerà infine alle originali Edizioni Attualità, peraltro come abbiamo visto mai veramente morte, con collane quali "I Gialli Piccanti" (1957/1958) e "I libri piccanti" (1958/1959) (una collana di varia narrativa, in cui viene riproposto il romanzo a firma Cabrenti); "I Gialli Illustrati" (1958/1959); "I Gialli Giungla d'Asfalto" (1960); "La Giungla d'Asfalto" (1960); ancora una volta "I Gialli Moderni" (1960/1961); "I Gialli Premiati" (1962/1963); "Giallo Illustrato" (1964), l'ultima breve collana (solo 4 numeri) di cui siamo a conoscenza.

 

E qui veniamo al nostro magico mondo delle figurine, perché Brighenti non trascurò neppure questo genere durante la sua lunga attività come editore (e abbiamo già accennato come fosse particolarmente orgoglioso di quanto aveva realizzato in tale campo). Anche la storia degli album da lui curati, nonostante siano sostanzialmente solo tre nel genere didattico (manifestamente il nostro preferito!), presenta notevoli difficoltà, dal momento che essi non riportano data, e bisogna quindi procedere per congetture.

 

Sulla scorta di quanto visto in precedenza, ci sentiremmo allora di poter indicare come prima collezione Brighenti Gli Indiani e i Pionieri (una delle versioni dell'album reca in copertina la scritta: «Un grande libro che il vostro ragazzo comporrà da sè»), secondo Mencaroni-Valtolina «Uno degli album più belli mai realizzati sull'argomento». Una produzione dell'Editoriale La Clessidra, di 36 pagine (copertine incluse), formato 21,3 X 33 , 333 figurine lucide «affascinanti anche dal punto di vista cromatico» 4,5 X 5,6 e altri, anno di edizione intorno al 1952.

 

Dovrebbe quindi seguire l'altrettanto bello Cacce alle belve, che è già ammirabile nel nostro museo, una produzione dell'Editoriale Ca' D'Este, e riconducibile quindi a un anno intorno al 1954. Si tratta adesso di un album formato 21,2 X 30,5 , di 28 pagine (copertine incluse), con 160 figurine a colori lucide, formato 6,8 X 5, verticali, orizzontali e bellissime multiple. L'album, dedicato alla caccia nei secoli e nei diversi paesi, è introdotto da una pagina dello stesso Brighenti, il quale informa che: «In questa nostra raccolta [...] parleranno attraverso opere d'arte di insigni pittori, antichi e moderni [...] Abbiamo dissepolto opere chiuse in ben munite biblioteche, sconosciute alle masse, ed abbiamo riprodotto quadri di enorme valore artistico e documentario».

 

Ritroviamo quindi le Edizioni Attualità con Le battaglie dei pellirosse, una riedizione di Gli Indiani e i Pionieri, da datare intorno al 1956. Ancora 36 pagine, formato leggermente più piccolo 21,5 X 31,2 , 331 figurine opache ancora 4,5 X 5,6 e altri. Mancano tre figurine della prima versione, le due conclusive e la N. 255, ma diventano 331 e non 330 a causa di una figurina che presenta stavolta una doppia numerazione. La medesima raccolta fu pubblicata una terza ed ultima volta nel 1960, per la Casa Editrice Filalbo, probabilmente sempre una creatura di Brighenti (ma non ne conosciamo prodotti nel campo librario). Identico formato e figurine, che diventano però di nuovo 333 essendone state aggiunte due («un piccolo aggiornamento relativo alle bandiere degli Stati Uniti», dal momento che Hawaii ed Alaska avevano aderito all'Unione nel 1959).

 

Il terzo album targato Brighenti, ancora per le Edizioni Attualità, è Corsari e mostri marini (Battaglie alla superficie e negli abissi marini), presentata come «Raccolta appassionante e istruttiva», databile intorno al 1958. Una collezione anch'essa ammirabile nel museo, sebbene purtroppo incompleta. Restano le 36 pagine, di formato stavolta 21,5 X 30,8 , con 250 figurine opache 5 X 6,8 , verticali e orizzontali, e multipli, «di fattura variabile tra l'ottima e la discreta, [...] opera di vari artisti stranieri, tra cui si distingue per qualità Stanley L. Wood».

 

Informiamo per completezza che ancora nel 1960 apparve un altro album della Casa Editrice Filalbo, in concomitanza con le Olimpiadi di Roma. La raccolta di intitola in effetti Olimpiadi, e presenta, con figurine in prevalenza fotografiche, prima una storia della manifestazione, nell'antichità e nei tempi recenti, e poi una sezione dedicata agli atleti vincitori delle due più recenti edizioni dei giochi, quella di Melbourne del 1956 e appunto quella di Roma del 1960. Da questo momento in poi l'attività di Brighenti, se è sempre lui in prima persona a dirigere siffatte iniziative, si orienta verso il settore sportivo. La Filalbo appare infatti tramutarsi prima nelle Edizioni Castello, che producono nel 1961 un album dedicato principalmente al campionato di calcio 1961-62 (Lo Sport, che reca anche, assieme all'indicazione: Tutte le squadre di serie A e di serie B, un elenco di altri sport presi in considerazione nella raccolta: Atletica, Ciclismo, Tennis, Boxe, ma anche Automobilismo, pur non menzionato in copertina), quindi nelle Edizioni Filateliche, che presentano ben 5 album sportivi tra il 1962 e il 1965. Nel dettaglio: Album Fotocalcio 1962 1963 (1962); Album Fotocalcio A chi lo scudetto 1963 1964? (1963); Albo Campionato (1963 - si occupa del campionato 1963-64, con una raccolta sostanzialmente identica alla precedente); Campionato (1965- si occupa del campionato 1965-66); Campionato (1966- si occupa del campionato 1966-67).

 

Concludiamo dicendo che dal 1958 troviamo Brighenti agire ancora nelle vesti di giornalista quale direttore della rivista Bazar Illustrato. La sua lunga e feconda vita si spense nel 1992.

 

 

Fonti particolari (oltre al consueto catalogo Mencaroni-Valtolina):

 

[1] Carlo Pirani, Dizionario Bibliografico del Giallo, I volume, Pirani Bibliografica Editrice, Pontassieve, Firenze, 1994-1998 (per la storia delle collane vedi anche il IV volume).

 

[2] Maurizio Pistelli, Un secolo in giallo - Storia del poliziesco italiano, Donzelli Editore, Roma, 2006.