IL "CODICE CASALINO"
Ossessioni e chimere di un falsario "astrologo"


di Maurizio Sartor


Sull'onda e sull'entusiasmo dell'incredibile ed affascinante scoperta del "ghost-writer" Mario Casalino, autore di 2 romanzi postumi pubblicati a firma Emilio Salgari, che dopo determinati calcoli matematici ho identificato nei romanzi "I Cannibali dell'Oceano Pacifico" e "I Prigionieri delle Pampas", ho svolto più approfonditi e dettagliati controlli e riscontri sullo stile, sulla struttura e sui contenuti e la prima convergenza che ho notato è che in entrambi i romanzi nelle esclamazioni di qualsivoglia personaggio, addirittura più volte per ogni capitolo, vengono citati (caratteristica assolutamente estranea ad Emilio Salgari) nomi di pianeti.
Vengono nominati in ordine di apparizione: Giove, Nettuno, Marte, Saturno, Vulcano.
(Ricordo che in quegli anni Vulcano veniva considerato un pianeta in quanto ipotizzato dal matematico Urban Le Verrier nel 1859, il quale pochi anni prima con la stessa teoria aveva clamorosamente "scoperto" il pianeta Nettuno senza aver bisogno di vederlo; in seguito il pianeta Vulcano sarà ripreso dalla famosa serie televisiva "Star Trek".)
Questo il resoconto delle mie analisi.





I Cannibali dell'Oceano Pacifico

Marinaio generico: "Tuono di Giove!" (cap.1)
Koba il malese: "Per la barba di Giove!" (cap.2)
Mastro: "Per le caverne di Nettuno!" (cap.2)
Marinaio generico: "Per Giove!" (cap.3)
Narratore: "…tremendo Nettuno" (cap.4)
Marinaio generico: "Sangue di Marte!" (cap.5)
Jolao Kolmen: "…e nemmeno la barba di Nettuno potrà guarirlo." (cap.6)
Capitano Melan: "Fulmini di Giove!" (cap.9, p.96)
Komoell: "Per la barba di Giove!" (cap.9)
Capitano Melan: "Fulmini di Giove!" (cap.9, p.98)
Jolao Kolmen: "Per Giove!" (cap.10)
Mastro: "Tuono di Giove!" (cap.12)
Capitano Melan: "Tuoni di Giove!" (cap.13)
Jolao Kolmen: "Tuono di Giove!" (cap.15)
Jolao Kolmen: "Fulmini di Giove!" (cap.16)
Marinaio generico: "Morte di Giove!" (cap.17)
Sam: "Per il tridente di Nettuno!" (cap.17)
Jolao Kolmen: "Morte di Saturno!" (cap.18)
Jolao Kolmen: "Per la barba di Giove…" (cap.20)
Jolao Kolmen: "Per Giove!" (cap.22)
Bill: "Per la barba di Nettuno!" (cap.23)
Guerriero mangawaiano: "Morte di Saturno!" (cap.24)






I Prigionieri delle Pampas

Capitano del "Tanaro": "Morte di Giove!" (cap.1)

Baldo: "Fulmini di Giove!" (cap.2)
Capitano del "Portland": "Per Nettuno!" (cap.3)
Capitano del "Portland": "Morte di Giove!" (cap.3)
Capitano del "Portland": "Per Giove!" (cap.3)
Baldo: "Per Giove!" (cap.5)
Camerlano: "Per la barba di Giove!" (cap.7)
Camerlano: "Per Giove!" (cap.9)
Baldo: "No, per la barba di Giove!" (cap.10)
Camerlano: "Morte di Giove!" (cap.11)
Camerlano: "Tuoni di Giove!" (cap.13)
Camerlano: "Morte di Giove!" (cap.13)
Camerlano: "Morte di Vulcano!" (cap.13)
Baldo: "Eh no, per la barba di Giove!" (cap.14)
Camerlano: "Morte di Saturno!" (cap.14)
Camerlano: "Morte di Saturno!" (cap.15)
Baldo o Camerlano: "Morte di Vulcano e di Saturno!" (cap.15)
Baldo: "Per Giove!" (cap.15)
Baldo: "Morte di Saturno!" (cap.16)
Baldo: "Morte di Giove!" (cap.16)
Baldo: "Morte di Giove!" (cap.17)
Camerlano: "Morte di Saturno!" (cap.18)
Baldo: "Morte di Giove!" (cap.18)
Baldo: " Morte di Giove e di Saturno!" (cap.19)
Camerlano: "Per Giove!" (cap.20, p.160)
Camerlano: "Per Giove!" (cap.20, p.165)
Camerlano: "Morte di Vulcano e di Nettuno!" (cap.21)
Camerlano: "Morte di Saturno!" (cap.22, p.179)
Camerlano: "Morte di Saturno!" (cap.22, p.180)
Camerlano: "Morte di Vulcano!" (cap.21)

Sembra alquanto evidente che questi romanzi siano stati scritti, vista la grande passione (direi quasi ossessione) per i corpi celesti, dallo stesso autore.
La cui convinzione dell'influsso degli astri e delle stelle sulle vicende umane si evince anche da alcune espressioni contenute all'interno dei romanzi, come "La nostra stella ci ha assistiti" oppure "Sia ringraziata la nostra buona stella".
Da segnalare anche l'abuso, alcune volte anche improprio,  di terminologie astronomiche, per esempio "…il Capo usciva dalla  tenda seguito dai suoi satelliti".

Ma se anche così fosse, come si può collegarli a Mario Casalino?
Oscar Wilde diceva: "Siamo tutti in una fogna ma alcuni di noi guardano le stelle".
A dir la verità però c'è qualcuno che le guarda più degli altri… E questo è senza dubbio il caso di Mario Casalino.
Perché?
Ebbene, Mario Casalino fu autore di un curioso ed interessante volume, pubblicato nel 1951 da Grafica Lombarda (Milano), dal titolo:
"Vi parlano le Stelle: I Misteri dello Zodiaco".
Questo la dice lunga sulla sua profonda ed intensa passione per l'astrologia ed i corpi celesti e  forse può essere considerata come la "prova del nove" sul fatto che Mario Casalino sia il vero autore dei 2 romanzi in questione.

D'altro canto possiamo tranquillamente affermare che se Casalino s'interessava e conosceva molto bene gli altri pianeti, in realtà non conosceva molto bene il nostro, viste le sue gravi carenze e le sue scarse nozioni soprattutto geografiche, specialmente se paragonato al grande romanziere del quale si prefiggeva d'imitarne ambiziosamente le gesta.
Non essendo riuscito a capire che il titolo della trama lasciata incompiuta da Emilio Salgari "I Naufraghi d'Ika-na-Mawi", fosse riferito al nome Maori "Ika na'Mawi" dell'isola settentrionale della Nuova Zelanda, nonostante la parte finale del romanzo sia qui esclusivamente ambientata (regione Mangawhai, golfo di Hauraki, isola di Kawau) arriverà addirittura al punto di variare il titolo al romanzo nel più vago e generico "I Cannibali dell'Oceano Pacifico".




Un'altra corrispondenza l'ho riscontrata sempre analizzando le esclamazioni dei personaggi che, nei casi in cui non tirano in ballo i pianeti, nominano qualsiasi tipo di fenomenologia atmosferica: fulmini, saette, tuoni, lampi.


Un'altra particolarità che ho constatato è che le trame dei romanzi, anche se ambientate in località diverse, siano molto simili, in entrambi i casi infatti si ritorna, come in un grottesco "gioco dell'oca", al punto di partenza.
Ne "I Cannibali dell'Oceano Pacifico" Jolao Kolmen parte dal porto di Callao, è protagonista di una serie di avventure nelle isole del Pacifico ed alla fine fa ritorno al porto di Callao.
Ne "I Prigionieri delle Pampas" Baldo e Camerlano partono dal porto di Valparaiso, sono protagonisti di una serie di avventure, dapprima nel Pacifico poi nelle Pampas, ed alla fine fanno ritorno al porto di Valparaiso.

Un'ulteriore coincidenza che ho notato è che in entrambi i romanzi è presente una nave denominata "Portland", ne "I Cannibali dell'Oceano Pacifico" è chiamata "Duke of Portland" e ne "I Prigionieri delle Pampas" semplicemente "Portland", ed in entrambi i casi sarà destinata al naufragio.

Dopo aver decifrato quello che potremmo definire il "codice  Casalino", la cui peculiarità primaria è un'overdose  di matrice planetaria, ho controllato anche tutti gli altri testi pubblicati  postumi a firma Emilio Salgari di paternità non accertata ed ho constatato  che, a parte qualche raro caso isolato di esclamazioni invocanti Giove, non  è presente in nessun altro testo una dose così massiccia di  riferimenti di tipo astrologico od astronomico.
E' molto probabile quindi che Mario Casalino oltre ai 2 romanzi in questione non sia autore di nessun altro romanzo apocrifo.

Dopo aver conquistato lo "scalpo" dello "scrittore-fantasma" Mario Casalino, ho deciso d'intraprendere e continuare la proficua attività di "cacciatore di teste" e, con l'appoggio ed il benestare del maestro Claudio Gallo, ho intensificato le mie battute di caccia nelle lussureggianti jungle del "Fondo Bemporad" presso gli inesplicati e sterminati Archivi Storici di Giunti Editore a Firenze.
A presto nuovi e raccapriccianti sviluppi sul caso…


Maurizio Sartor
Dicembre 2013