Pubblicazioni ricevute/Received books and journals





1 - Enrico Barazzetti, L'Espace Symbolique - Développements du syrnbolisme mathématique des états multiples de l'Être

Ed. Archè, Milano, en co-édition avec La Nef de Salomon, 1997

<<Que nul n'entre ici s'il n'est géomètre>> proclamait la devise inscrite à l'entrée de I'Académie platonicienne. On peut en effet regarder le symbolisme des dimensions de l'espace comrne formant le noyau du sens symbolique caché dans toutes les traditions, d'Orient comme d'Occident.

S'appuyant sur l'oeuvre de René Guénon - notamment Le Symbolisme de La Croix, Le Règne de la Quantité et les signes des temps et Les Principes du calcul inflnitésimal - Enrico Barazzetti étudie et développe ici ce symbolisme mathématique et géométrique par lequel peuvent être représentées et comprises les vérités métaphysiques les plus complexes. Il éclaircit ainsi certaines questions délicates de la voie initiatique, telle la transition évolutive d'un degré de l'Existence à l'autre, ou encore la réalisation descendante, réfutant au passage plusieurs chimères du néo-spiritualisme contemporain -comme le réincarnationnisme et "l'auto-initiation".

Du fait même de son point de vue spécial, cette étude s'adresse avant tout à ceux qui ont un intérêt direct et rnarqué pour le symbolisme mathématique en métaphysique. Plus généralement, elle concerne également ceux qui, ayant déjà rencontré l'oeuvre de René Guénon, sont désireux d'approfondir quelques-unes des formulations les plus proprement métaphysiques de cette oeuvre.
 
 

2 - Silvio Bergia, Dialogo sul sistema dell'universo

McGraw-Hill, Milano, 2002

L'autore immagina che tre scienziati contemporanei discutano animatamente sui temi di maggior interesse sui quali si svolge la ricerca in cosmologia, uno dei campi di ricerca che hanno ricevuto il maggior sviluppo nel corso del Ventesimo secolo. I temi trattati sono: l'espansione dell'universo e le sue modalità, la sua storia pregressa e il ventaglio dei destini che appaiono al momento ipotizzabili.

Ne emerge il quadro di una disciplina pienamente scientifica, che si è quindi svincolata dalla pregiudiziale filosofica ottocentesca circa l'impossibilità di parlare del tutto e che, d'altra parte, attraversa una fase di crescita rapidissima, che rende particolarmente vivace il confronto tra i suoi cultori.
 

3 - E. Del Fusaro, Per un "Commonwealth" balcanico orientato verso l'Italia
Editions du Savoir Perdu, 2001
c/o Ser.ma Principessa Emanuela Kretzulesco Quaranta
Via Silvio Pellico, 2 - 43019 Soragna (Parma)
(vedi anche il testo presentato nel punto 5)

Si tratta di un opuscolo, pubblicato per la prima volta nel 1960 (la firma "Del Fusaro" era uno pseudonimo preso fra i nomi degli antichi feudi di Casa Quaranta), destinato all'Ambasciata d'Italia a Bucarest, ora ristampato perché le tesi ivi contenute appaiono quanto mai attuali...
 
 

4 - Paul Forman, Fisici a Weimar - La cultura di Weimar, la causalità e la teoria quantistica

A cura di Tito M Tonietti

Ed. C.R.T., Pistoia, 2002

Paul Forman racconta la discussione tra i fisici ed i matematici della Repubblica di Weimar attraverso la quale è stata inventata la meccanica quantistica. Tale teoria fisica è importante perché costituisce la base sulla quale successivamente è stato possibile costruire la bomba atomica, il computer moderno ed il DNA. Alcune caratteristiche essenziali della meccanica quantistica ortodossa, come la rinuncia alla causalità, risentono quindi del contesto culturale seguito alla sconfitta degli imperi centrali nella guerra.
 

5 - Emanuela Kretzulesco, Nouvel Institut de Recherches Scientifiques pluridisciplinaire Nicolas Kretzulesco
Artegrafica Silva, Parma, 1997
(vedi il testo presentato nel punto 3)
 
 



 






L'opera è dedicata alla memoria del fisico rumeno Nicolas Kretzulesco - scomparso a Parigi nel 1985, che rifiutò di collaborare sia ai progetti di bomba nucleare di parte sovietica, sia a quelli di parte francese - e dell'istituzione che cercò di creare in Romania a spese personali, per favorire lo sviluppo della scienza nel suo paese. Autore di un Les pouvoirs de nôtre esprit - Science et Foi, era laureato alla Sorbona, discepolo di Jean Perrin (Premio Nobel 1926), collaborò con i coniugi Joliot-Curie, Louis De Broglie (Premio Nobel 1929), etc. (l'autrice, che è la vedova dello scienziato, si trova citata anche in Episteme N. 1 e N. 2, Sezione Reprints).
 

6 - Tuomo Suntola, The Dynamic Universe - A New Perspective on Space and Relativity
Data Com. Finland Oy., Third Edition, March 2002

The Dynamic Universe introduces a new coordinate system in which the ct direction of spacetime in the theory of re]ativity is interpreted as the direction of the radial expansion of space. Space is described as the surface of a four-dimensional sphere and the expansion takes place in a zero-energy process in which motion is balanced by the gravitation of the structure. The new approach shows the rest energy of matter to be the energy that matter has due to the motion of space, which enables a detailed analysis of the energetic structure of space and objects.

What the theory of relativity explains by modifying time and metrics the DU model explains as the consequence of energetic structure. The bending and delay of light near mass centers is a result of the actual topology of space in the fourth dimension. Clocks in motion or subject to local gravitational interaction do not lose time because time is distorted; they actually run slower as a result of their energetic state.

The DU model shows a match between the geological age estimates of the oldest stars and the age of expanding space calculated from the Hubble constant. The mass density of space (0.55 x Friedmann critical mass) is unambiguously predicted, and the expansion of space is described in full agreement with recent observations on the relationship between apparent magnitude and redshift. The perihelion shift of planetary orbits, the Euclidean appearance of distant space, and the microwave background radiation are explained in closed mathematical forms.

[About this author's physical conceptions see also the second section of this Episteme's special issue]
 

7 - Luciano T'sinai'n (Tansini), Ascolta o Israele!... - Sulla schiavitù e sull'amore romantico [l'Etica dei Profeti: Pedagogia di libertà]
Ed. Pendragon, Bologna, 2001
http://www.pendragon.it

Luciano Tansini (T'sinai'n, suo anagramma), l'autore di questo libro, che si aggiunge agli altri preparati nell'arco di cinquant'anni, è un vecchio inconsistente, un "nessuno", a cui piace, nel palese e nell'occulto, evocare e ricercare giustizia e verità. Anche se la sua è una debole voce, pure sembra che sia passato attraverso filtri di innumerevoli esistenze. Egli qui, come sempre, si confessa a se stesso e agli altri. Purtroppo non sa chi sia, né sa chi siano gli altri, e vorrebbe sapere e vorrebbe saggezza acquisire. Eppure i profeti (e le streghe) lo hanno quasi convinto che lui, come ogni creatura dell'universo, è il "Sogno dei sogni", ancora non vissuto, che vuole vivere e farsi carne in ogni dove di bellezza per dare e ricevere bellezza. Così Tansini vorrebbe, con tutto l'universo, entrare nella libertà dei sogni senza confine.
E anche questo libro (che valorizza gli altri e ne è valorizzato e completato), si pone nel solco della libertà di evocazione e di riflessione del sogno di libertà senza limiti, senza stato di fissità. Sogno di Esodo, di Pasqua, di augurio del Magnificat del Vangelo e di Anna madre del profeta Samuele; vera teologia di liberazione e di amore e di magia di grazia e di piacere contro la Tirannide; vero culto dello spirito messianico dei profeti, di "cieli nuovi e di terra nuova" (vero Spirito della "parte femminile di Dio", la Shekinà, l'Helohim, l'Iside...). Parte femminile che completa ed è vittoria sull'Impero della morte, spesso mascherata da vita. Qui si fa dunque un "augurio" di Esodo di libertà senza confini.

8 - Luciano Tansini, Evocazione alla Luna - Patto col Mondo delle Madri, col loro respiro
Ed. Terra di Nessuno, Ferrara, 2002
Corso Porta Po, 72/A
44100 Ferrara
ftm@ferraraterzomondo.it , http://www.ferraraterzomondo.it

Questo lavoro, fatto di poesie e di prosa, lo considero il libro conclusivo, come se fosse l'ultimo filo di una rete iniziata più di quarant'anni fa e oggi conclusa.
Questo lavoro lo considero come ultima tessitura di un tappeto immaginario, come tappeto di Aladino, con la sua lampada del "genio".
Le riflessioni risalgono da quando ero ragazzo e tutto mi stringeva la gola e mi soffocava e io terribilmente lottavo per sciogliere i nodi e per diventare capace di fare tappeti e vestiti di sogno che mi permettessero di vincere l'ignoranza e la povertà della mia e di quella degli altri esistenza. Ora il corpo di sogno prende sempre più sostanza in me e lo vorrei sviluppare in ogni dove, specie in coloro che mi sono più prossimi.
Ho la fortuna di avere l'amore della "Madre".
Ho la fortuna di terminare il "tappeto volante" con questo inno-evocazione-benedizione al mondo delle Madri. Immagino ricevere la benedizione delle Madri, la loro innocenza.
Le Madri ora mi aprono le loro porte e le posso amare faccia a faccia; migliore compenso non potevo avere. La conclusione di un'opera di tutta una vita è il risveglio di una percezione di contemplazione verso un altrove senza confini; è un entrare nel sogno evocato senza più mediazioni di scrittura o di altro ancora. E' un ricevere la Benedizione promessa, fonte di benedizione, alla maniera di Abraham il benedetto dalle Madri. [...]

9 - Paramahamsa Tewari, Universal Principles of Space and Matter - A Call for Conceptual Reorientation
Crest Publishing House, New Delhi, 2002
G-2, 16 Ansari Road, Darya Ganj
New Delhi - 110 002 - India

This is a very singular book, in front of the current paradigm of contemporary Physics, a "cartesian-inspired" work which calls for reorientation in the foundations, by wisely warning that:
> The conclusion of the modern physics that absolute space, time, simultaneity, and space filling media are discredited ideas is certainly premature (p. 178).
The books deals with arguments such as: Discovery of Charge and Mass Equations; Fundamental States of Cosmic Energy, Fields and Forces; Gravitation; Universal Constants; Motion of Electron; Atomic Structure; Light; Creation of Cosmic Matter (about Tewari's physical conceptions see also the second section of this Episteme's special issue).
"The universe must be dynamic and possess movement? Isn't this another way ot stating the content of Einstein's 1917 and still standard geometric theory of gravity, according to which the geometry of space is a dynamic entity, changing from instant to instant according to an utterly simple and beautiful law? It is an honor and pleasure to be associated with you in the considerations of these deep and wonderful questions", from a letter of Sir John Archibald Wheeler to the author (Feb. 1985).
 
 


* * * * *
 


 






Episteme ha inoltre ricevuto dalla Società Editrice Andromeda (Via S. Allende 1, 40139 Bologna - andromeda@posta.alinet.it, http://www.alinet.it/andromeda) l'antologia Guerra/Guerre - I mille bandoli di una sola matassa (Inediti N. 147), a cura di Paolo Brunetti, Paolo Caliari, Franco Ferlini, Antonio Papa, di cui ci sembra utile, nell'oscuro momento storico che stiamo vivendo, riportare l'intero sommario, assieme all'ultima pagina di conclusione.

Premessa

Guerra/Guerre - I mille bandoli di una sola matassa

Introduzione

Schede Storiche (Afghanistan - Arabi/Arabia/Arabia Saudita - Filippine - Giordania - Iran - Iraq - Israele - Kuwait - Libano - Somalia - Sudan - Vietnam)

Mezzo secolo di storia italiana, con un occhio sul mondo: per ricordare l'ieri e capire meglio l'oggi (una sintesi degli avvenimenti dal 1946 ai giorni nostri)

Islam - "Sottomissione, abbandono alla volontà di Dio" e teologia cristiana, di Gian Marco Montesano

1 È possibile che un paese così avanzato tecnologicamente e preparato a rispondere ad un attacco atomico nel giro di pochi minuti non sia stato in grado di intervenire su 4 aerei dirottati nei propri cieli?

Questa è un'operazione strategica coperta contro gli Usa, intervista a Lyndon LaRouche di Woody Woodland

Il sogno infranto di due torri gemelle, di Marco Magrini

Gore Vidal - Perché odiano noi americani, intervista di Jacopo Iacoboni

Le profezie di Jan van Helsing - Quale sarà il futuro del Medio Oriente dilaniato dai conflitti? (da "Le Società Segrete e il loro potere nel XX secolo", di Jan van Helsing)

2 Ma cos'è il terrorismo?

Terrorismo, l'arma dei potenti, di Noam Chomsky

Gli attentati. A quale scopo?, di Michael T. Klare

Come gli Usa diedero il via ai musulmani, intervista a Zbignew Brzezinski, consigliere della Casa Bianca

Tra Stockhausen e Lucifero, di Francesco Poli

La guerra non è un diritto, di Luigi Lombardi Vallauri

3 La guerra, da sempre, costa un sacco di soldi: chi vince cosa? e chi perde cosa?

La guerra geopolitica, di Michael T. Klare

Con la guerra afghana, Bush ha saziato la sete di vendetta degli americani e allargato a dismisura l'influenza degli Usa in Asia. Il prezzo è stato il grande ritorno in campo della Russia, di Giulietto Chiesa

Perché combattiamo ancora, di Fabio Mini

Pentagono, il budget fa un boom "duraturo", di Manlio Dinucci

Tempi di recessione: per fortuna c'è la guerra, da ALTREconomia

Armi: chi vende a chi, di Francesco Ferreri

La guerra e l'economia, di Andromeda

4 Perché Francia, Germania e Italia hanno deciso di inviare navi, aerei e soldati scavalcando l'Unione Europea?

Ma cosa vanno a fare?!, di Andromeda

Globalizzazione made in Usa e fragilità europea, di Paola Bonora

Alla vigilia della più grande vittoria comunitaria del dopoguerra, la moneta unica, gli europei vanno alla guerra alla spicciolata, mentre riunioni ristrette, direttorii e doppie velocità sono ormai all'ordine del giorno, dì Elena Comelli

5 Perché contro l'Afghanistan si sono schierati anche la Cina, la Russia, l'Iran e il Giappone?

Il grande gioco, di John Pilger

Lo shangai di guerra, di Angelo Pascucci

Gioco triangolare fra Washington, Mosca e Pechino, di Gilbert Achcar

Den Xiao Ping, di John Cooley

Se la Cina ne approfitta, di Pietro Masina

Le conseguenze per la Russia nella 'battaglia degli oleodotti', di Fabrizio Vielmini

6 I petrolieri al governo degli Stati Uniti quale interesse hanno alla guerra?

Energia, il progetto di Bush, di Abid Asiam

La verità sotto terra, intervista a John Maresca

In guerra per il petrolio - L'altra faccia dei raid, di Federico Rampini

"Tutto il greggio all'Islam" la parola d'ordine di bin Laden, di Magdi Allam

Nella lobby Usa del petrolio l'altra verità su bin Laden, di Giacomo Leso

Il business del gasdotto e i rapporti con i taliban, da la Repubblica

La guerra sul treno della crisi petrolifera. Parla l'esperto Onu Alberto Di Fazio, di Francesco Piccioni

Imbarazzo alla Casa Bianca per lo scandalo "Enron", di Vittorio Zucconi

7 bin Laden da dove viene? e cosa vuole? e i talebani da dove vengono, e cosa vogliono?

La fine della libertà, di Gore Vidal

Le ambiguità del regno saudita, di Christophe Ayad

Arabia, le "tentazioni" dell'alleato più fedele. Riad tra gli Stati Uniti e i rischi di Jiihad, di Jean-Marie Benjamin

Carter e Breznev nella valle della decisione, di John Cooley

Da dove viene Bin Laden?, di John Cooley

8 Esiste un rapporto tra la crisi economica degli USA e la guerra?

Qualcuno deve pur fare il nemico, di Enzo Modugno

Le vere ragioni della guerra, di Manlio Dinucci

I nostri alleati contro il terrorismo, di Robert Fisk

La crisi e i cannoni, di Joseph Halevi

9 Una guerra o l'ennesima guerra? Perché tante guerre?

La pace simulata. Mezzo secolo di "pace"!, di Andromeda

Nuova geografia dei conflitti, di Michael T. Klare

La prossima guerra, di Liliana Cardile

l0 Guerra e libertà: che fine fanno le nostre liberta con la guerra?

Prefazione al rapporto alla Commissione Trilaterale, di Giovanni Agnelli

Attacco alla privacy, di Katharine Mieszkowski

Ricordate il Reichstag..., di John Perry Barlow

Il tribunale speciale di Bush - "È un attacco alla giustizia", di Vittorio Zucconi

Il terrorismo corre nell'e-mail, di Marco d'Eramo

Lettera al Presidente della Repubblica, di Umberto Bartocci

"Carnivore"

Quel tribunale molto speciale, di Domenico Gallo

C'erano una volta i grattacieli, di Paolo Persichetti

Dai diritti ai bisogni, a cura di Riccardo Petrella

11 Che rapporto c'è fra guerra e globalizzazione?

Quale rapporto fra guerra e globalizzazione?

Jeremy Rifkin, nel suo libro "L'era dell'accesso - La rivoluzione della new economy" senza mai collegare i due termini elenca una smisurata serie di legami

Intervista a Benjamin Barber

12 Ma perché l'Afghanistan è così importante?

L'ascesa dei talebani, di Fausto Alunni

Barili di interessi sauditi, di Jürgen Krönig

Tutte le vie del petrolio, di Vijay Prashad

Macedonia, l'oleodotto va alla guerra, di Michel Chosstidovsky

Oro giallo e nero nell'oleodotto, di Michel Chossudovsky

Quanto pesa il petrolio del Caspio, di Francesco Piccioni

Campi di papavero, campi di sterminio e signori della droga, di John Cooley

L'impero della droga Bush-Cheney, di Michael Ruppert

13 Noriega, Saddam Hussein, Milosevic, bin Laden: burattinai o burattini? chi sta dietro le quinte e decide le sorti del mondo?

Chi ha creato la rete del terrore, di James Ingalls

I poteri occulti, Brani da "Globalizzazione - Mondialisrno. Ambiguità di un sinonimo" di Sergio Gozzoli

La sanguinosa ascesa del generale Sharon, di Amnon Kapeljouk

La prossima vittima, di Franco Ferlini

14 Perché il Papa e la Chiesa Cattolica si sono schierati contro la guerra?

La guerra e la morale, di Andromeda

La guerra del vescovi. Il giudizio del sinodo, di Mimmo De Cillis

Le nostre complicità con l'ingiustizia, di Carlo Maria Martini

Cominciamo a chiedere scusa, di Jonathan Power

"Nessuna guerra è buona", intervista a Michel Sabbah, Patriarca di Gerusalemme, di Patrizia Cuffaro

La guerra e l'<<Utopia nera>> dei preatlantici, di Ernesto Balducci

L'oppio dei popoli, di Paolo Persichetti

15 Perché la grande stampa non fa che ripetere acriticamente le posizioni dei governi della coalizione antiterrorismo?

Globalizzazione economica e della comunicazione, di Ettore Bernabei

La falsa informazione obiettiva, di Giuseppe De Micheli

L'informazione? È in autocensura, di Patricia Lombroso

Guerra e Informazione, di Astrit Dakli

Minacce e censure, di Vittorio Zucconi

Autocensura made in USA, di Marco d'Eramo

La circolazione libera delle informazioni..., di Noam Chomsky

Giornalisti in trincea, dì Raffaele Mastrolonardo

Redazioni pericolose

Se trionfa l'ideologia del denaro, lettera di Paolo Bressano a Corrado Augias e sua risposta

Piccoli scostamenti di senso, di Franco Ferlini

Postfazione

Le ceneri del mondo, di Gian Marco Montesano
 
 


Conclusione


 






[...] La disillusione, la frustrazione, la coscienza di "non contare nulla" in questo sistema, porta i più ad aggregarsi a quella "maggioranza silenziosa" che oggi rappresenta lo "zoccolo duro" del cinismo di massa (ma dalla quale, forse, potrebbero venire le sorprese più inaspettate). Quarant'anni di propaganda, di film western e di guerra, di un "benessere" tutto e solo materiale, di un inculcamento del modello efficientista (dal guerrafondaio Rambo allo yuppie rampante, ma sempre, comunque aggressivo) hanno portato all'attuale situazione di "adesione alla guerra" da parte del "cittadino qualunque". Il lavaggio del cervello (il Grande Fratello al servizio delle Sette Sorelle) è stato perfetto: il colpevole è uno ed uno solo, (Saddam Hussein? Milosevich? Bin Laden?...) che va eliminato "per ristabilire il diritto internazionale".

[...] Il "diritto internazionale" è stato violato centinaia di volte, solo negli ultimi decenni, e assai più spesso dai civili e progrediti occidentali che dagli altri!

Ma tutto ciò "non ha importanza, non si può risalire troppo addietro nella storia!", certi legami storici in questa situazione appaiono sospetti! Il bravo cittadino è stato abituato a non avere il minimo desiderio di informazione, il minimo senso di esame critico della situazione. (Ricordate Orwell in "1984"?)

Chiunque si provi a parlare di "soluzione non violenta" è attaccato con violenza. Si parla di diritto, ma lo si fa praticando la violenza.

E mentre i giorni passano, mentre le operazioni chirurgiche mostrano sempre più evidenti (nonostante le censure militari e politiche) i caratteri del massacro quanto più si svela la reale "natura" di questa guerra tanto più irato e violento diventa l'attacco a chi ancora si permette di nominare la parola pace. Perché non si può parlare di pace, giustizia e onore a chi sceglie di uccidere per affermare il proprio dominio economico e politico mascherandosi con le vesti, ormai consunte dalla storia, del crociato liberatore. A chi vuoi fare un deserto e chiamarlo pace.

Così diviene sempre più faticoso e compromettente mettere in discussione lo stato delle cose, e nasce dentro di noi un forte desiderio di silenzio. Ma la ricerca di un'altra dimensione in cui scorgere segni di pace e umanità ci sospinge incessantemente; il senso dell'esistenza di un'etica umana indistruttibile, per quanto infangata e sbiadita, ci rende consapevoli che questa dimensione esiste, che ciascuno la può trovare: basta iniziare a cercare dentro se stessi, a cercare, se ancora ve n'è traccia, nella nostra anima.

(Da "Una fine con orrore, o un orrore senza fine?" in "Guerra: cadono le maschere", Inediti n. 42, Andromeda, 1991)
 
 


* * * * *


 






Tra i nuovi titoli di riviste pervenute alla Redazione di Episteme, per le quali tutte ringraziamo sempre sentitamente i curatori, segnaliamo:

- Anthropos & Iatria, Rivista Italiana di Studi e Ricerche sulle Medicine Antropologiche e di Storia delle Medicine, Anno VI, N. 1, Gennaio-Marzo 2002
Nova Scripta (Salita San Francesco da Paola 20/7, 16126 Genova) e De Ferrari Ed. (Via G. D'Annunzio 2/3, 16123 Genova)
http://www.medicinealtre.it
 
 



 






Editoriale
Dott.ssa Guglielmina Montano, Introduzione al Convegno Bioetica e Filosofia della Medicina
Prof. Evandro Agazzi, Il significato di una medicina umanistica
Prof. Paolo Aldo Rossi, Umanesimo e scienza - i a t r e i a  a i r e t i k h V ossia "la cura eretica"
Recensione
Prof. Carlo Maccagni, Le razionalità, la razionalità
Dott. Fernando Piterà, Omeopatia - Medicina ippocratica, umanistica e scienza
Prof. Pietro M. Boselli, Le professioni sanitarie divise tra umanesimo e scienza
Prof. Giovanni Pierini, Una metà divisoria che impone una scelta
Prof.ssa Ida Li Vigni, Le stagioni della follia
Dott.ssa Lourdes Velàsquez Gonzàlez, Artificialità e naturalità nella discussione etica sulla procreazione assistita
Prof. Stefano A.E. Leoni, Medicina, scienze e musica nella trattatistica araba
Prof.ssa Luisella Battaglia, Bioetica e umanizzazione della medicina
Dott.ssa Rosangela Barcaro, Eutanasia e suicidio assistito
Dott.ssa Anna Vigoni Marciani, Medicina tra umanesimo e scienza: la fitoterapia
Dott. Davide Arecco, I profeti di Londra
Dott. Ottavlo Oliveri, La morale dell'attuario
Dott. Luca Norfo, Pratica medica e centralità dell'uomo nella moderna società mazateca
 

- HELIODROMOS - Contributi per il fronte della Tradizione
A cura del Centro Studi di Formazione Tradizionale Heliodromos
N. 17 - Primavera 2002
edizioni "IL CINABRO" - Via Crociferi, 54- 95124 Catania
 
 



 






EDITORIALE: Ora o mai più
INEDITI: La fine del mondo, Guido De Giorgio
CONTRIBUTI DOTTRINARI: Introduzione al Ciclo Avatarico Da Matsya a Kalki (seconda parte), Giuseppe Acerbi
SIMBOLISMO: Hyperborea, Claudio Mutti
RACCONTO: La coppa e l'acqua, Renzo Arcon
GENESI DEL MONDO MODERNO: Janua Inferni, Bruno d'Ausser Berrau
CONTROSTORIA: Gli esercizi spirituali dei Gesuiti, Fortunato Pavisi
RIFLESSIONI - Dentro e fuori le mura
ANALISI
Marco Revelli - Pino Tripodi, Lo stato della globalizzazione
David Icke, Io sono me stesso io sono libero: La guida per i robot verso la libertà
Julius Evola, Il Fascismo e l'idea politica tradizionale
Julius Evola, Mussolini e il razzismo
LETTERE A HELIODROMOS

[Segnaliamo in particolare l'interessante articolo di Fortunato Pavisi sugli esercizi spirituali dei Gesuiti, che fornisce al lettore una serie di informazioni assai poco comuni, ma la cui fondatezza è comunque da verificare con attenzione]
 

- NOUVELLE ECOLE
Histoire - Philosophie - Sciences - Economie - Droit
N. 52 - 2001 (trente-troisième année)
Directeur: Alain de Benoist
41 rue Barrault - 75013 Paris - France
nouvelle-ecole@labyrinthe.fr
 
 



 






Le christianisme et les religions du Livre (Pierre Le Vigan)
Jésus sous l'oeil critique des historiens (Alain de Benoist)
Jésus et ses frères (Alain de Benoist)
La persécution contre les païens, de la conversion de Constantin (312) à la mort de Justinien (565) (Alexandre Gryf)
Bibliographie
Monte Verità (1900-1920): une <<communauté alternative>> entro mouvance völkish et avant-garde artistique (Philippe Baillet)
Nietzsche et la musique (Michel Lhomme)
Nécrologie
 

Présentation par Alain de BENOIST:
 


CHRISTIANISME


 


En s'implantant en Europe, au sein d'une culture qui, lorsqu'il apparut, avait déjà derrière elle deux ou trois mille ans d'existence, le christianisme a puissamment contribué à la transformer. Il apportait en effet avec lui des nouveautés inouïes. D'abord l'idée dune humanité une, composée d'individus égaux pour l'essentiel, car tous dotés d'une àme en égale relation avec Dieu. Puis la distinction, empruntée aux Hébreux, entre un être incréé, nécessaire et parfait, et un être créé, contingent et imparfait. Posés comme radicalement distincts, le monde et Dieu devaient dès lors être pensés séparément. Le monde perdait du même coup son autosuffisance et sa qualité d'être: non seulement il n'était plus intrinsèquement le lieu du divin mais, étant imparfait, il pouvait légitimement être arraisonné dans l'espoir d'être rendu <<meilleur>>. Désacralisé, l'existant tel qu'il est, le Tout-Un (hen kai pan) se trouvait assujetti à un devoir-être. S'y ajoutait la notion d'un salut qui, comme le disait Théophile d'Antioche, ne pouvait plus reposer sur le rite, mais jouait avant tout un ròle de compensation: consoler l'individu de son appartenance à ce monde imparfait. S'y ajoutait encore une conception de l'histoire comme création continuée et finalisée, c'est-à-dire comme système irréversiblement orienté vers le futur. Et enfin l'idée de péché, bien distincte de celle de faute ou d'erreur, assortie de celle d'une corruption originelle, héréditaire.
   Ces idées nouvelles ont contribué à faire de l'Occident ce qu'il est progressivement devenu: un monde étranger à lui-méme. Dès la fin du II et le début du III siècle, toute une <<Aufklärung chrétienne>> s'est en outre développée sur la base d'une théologie du Logos, introduisant dans la religion un principe de rationalité éthique et d'<<émancipation>> qui allait créer les circonstances de l'éclosion de la modernité.
   Le christianisme a aussi apporté avec lui une intolérance d'un genre jamais vu. Cette intolérance, ordonnée aux notions, elles aussi nouvelles, de dogme, d'hérésie et de conversion, l'a caractérisé dès ses débuts, comme en témoignent les imprécations d'un Tertullien (<<Mais qu'y at-il de commun entre Athènes et Jérusalem?>>), d'un Tatien, d'un Minucius Félix, d'un Cyrille d'Alexandrie ou d'un Lactance. Toute la première littérature chrétienne n'est qu'un long cri de haine, appelant à l'interdiction, à la destruction, au pillage. Plus tard, partout où elle a eu le pouvoir, l'Eglise a persécuté. Ces persécutions, associées aux croisades, aux conversions forcées, à la lutte contre les hérétiques, les indigènes, les païens ou les juifs ont fait des victimes par dizaines de millions. Avec l'Inquisition, l'exigence de conformité s'est étendue jusqu'au for intérieur, créant le modéle de toutes les futures <<polices de la pensée>>. De la <<loi des suspects>> aux procès staliniens, de la confession et de l'<<examen de conscience>> à l'autocritique, les régimes totalitaires, visant eux aussi à la mise en conformité totale, poursuivront sur cette lancée.
   La modernité a vu le transfert svstématique de tous les grands concepts théologiques à la théorie de l'Etat. Le modèle de la <<monarchie de Dieu>>, transposé dans le système papal de la plenitudo potestatis, a inspiré toutes les formes de l'absolutisme politique. L'universalisme moderne, qui étend partout le règne du Même, prolonge à sa façon les vues d'un Eusèbe de Césarée, grand défenseur de la <<théologie politique>>, qui arguait déjà de la force pédagogique du Logos divin pour justifier l'hostilité chrétienne aux particularismes culturels ou religieux. Celse, dans son Discours vrai, reprochait d'ailleurs déjà à l'universalisme chrétien d'incarner un élément de <<révolte>> (stasis) contre un universel conçu en termes de pluralité: <<Celui qui détruit les cultes nationaux détruit aussi en dernière instance les particularités nationales et attaque en même temps l'Imperium romanum qui respecte la place des cultes et des particularités nationales>>.
   Le monde moderne est né d'un mouvement dialectique. D'un côté, il s'est émancipé de la religion, qu'il a rejetée dans le domaine privé des opinions individuelles, s'attirant ainsi, dans un premier temps, l'hostilité de l'Eglise. De l'autre, il sest construit au travers d'un processus de sécularisation, sur la base d'idées chrétiennes retranscrites en mode profane, c'est-à-dire sur une interprétation <<mondaine>> des potentialités inscrites dans la foi chrétienne et dans sa conception eschatologique du temps. Le christianisme n'a pas été le vecteur ou le moteur de la modernité, mais son terreau, son <<sol nourricier>>, disait à juste titre le jésuite Joseph Moingt. Comme si sa signification historique avait été de préparer l'avènement de la modernité, et que son rôle strictement religieux était maintenant terminé. C'est ce qui explique le caractère paradoxal de sa situation actuelle: en même temps qu'il dépérit comme croyance, il triomphe comme idéologie. Le monde contemporain ne croit plus guère en Dieu, mais continue plus que jamais à penser dans des catégories chrétiennes sécularisées. On peut dès lors parler de <<monothéisation>> du social. Le christianisme peut bien dénoncer l'indifférentisme ou le matérialisme pratique dont il est aùjourd'hui victime, il ne dénonce jamais que ce qu'il a engendré. En fin de compte, la modernité n'est que la dernière en date des hérésies chrétiennes. Le monde postmoderne sera aussi un monde postchrétien.
 

* * * * *


The Alain De Benoist Collection

This Collection of articles features pieces by Alain de Benoist - and others about him. It is impossible to do justice in a brief introduction to the importance of the thought of de Benoist. Readers should appreciate that in a career of over three decades, de Benoist has laboured to change the very discourse of that mercurial beast sometimes labelled - 'radical nationalist politics'. Through the Research Group For The Study Of European Civilization (GRECE in its French acronym), and the circles and publications which grew up around it, de Benoist developed a theory of long-term counter-cultural struggle for hegemony with the dominant 'Western liberal internationalist ideology'. Drawing upon the theories of the Italian communist Antonio Gramsci, de Benoist started a struggle to 'contest' and delegitimise this opposing ideology. Labels should not be imposed on de Benoist although the term 'Nouvelle Droit' (New Right) was one which he used. In a war of ideas, it was the appointed function of the Nouvelle Droit to provide new arguments. [...]

[http://www.alphalink.com.au/~radnat/debenoist/index.html]