Subject: Complimenti

Date: Sat, 25 Nov 2000 23:16:11 +0100

From: "Nicoletta Mura" <nicolettamura@hotmail.com>

To: <bartocci@dipmat.unipg.it>

Caro Prof. Bartocci

Ho letto alcuni suoi lavori che trovato sulle rete.

Da molti anni mi interesso di fisica e cosmologia, ho letto moltissimi libri ed anche rendendomi conto della difficoltà degli argomenti, pensavo e mi facevo coraggio con l'idea che non essendo proprio una bestia forse qualcosa avrei capito.

Tre anni fa' iniziai ad interessarmi ai fondamenti della meccanica quantistica ed ai paradossi che ne derivano. Parlo del non localismo o non separabilità ( come preferiva Bohr), degli stati sovrapposti, del problema della misurazione ecc.....

Il motore di tutte questa fatica era ed è la voglia di capire che cosa succede al mondo, non so dare una spiegazione del perché io dedichi tanto tempo a questo, ma sono certa che per me è una cosa importante.

Quello che più mi faceva, e mi fa' tuttora fumare le meningi è l'esperimento di EPR, credo che intorno ad esso ed ad una sua definitiva interpretazione si giochi il futuro della fisica e del nostro modo di vedere il mondo.

Ha studiato tanto, ed alla fine della fiera, avevo in mente una gran confusione, per l'interpretazione ortodossa, questa mia incapacità di capire i fenomeni collegati ad EPR in modo intuitivo, è assolutamente un buon segno.

"chi non si sente confuso non ha capito la meccanica quantistica"

Avrei potuto stare zitta zitta, buona buona e gongolarmi nell'idea di aver capito.

Tanto se vuoi sapere da che parte è passato un fotone in esperimento a due fenditure la risposta è : questa è una domanda che non ha un senso fisico"il fotone non passa per una sola fenditura"" né per l'una, né per l'alta, ma un po' per una ed un po' per l'altra"

Se vuoi sapere perché un neutrone decade ti poni una domanda che non ha senso perché il fenomeno è acausale.

Un giorno chiesi ad un mio amico ortodosso in quale modo due particelle correlate, separate spazialmente, potevano essere considerate non separabili, mi sentì rispondere che nella formula psi1 + psi2 era il più della formula che univa in modo indissolubile le due particelle fino al momento della misura.

Bella frase, molto poetica!

E' tutto facile, c'è una risposta per tutto!

Però continuavo e continuo a pensare che le due particelle sono separate spazialmente, e che il più della formula non mi dice un bel niente su ciò che accade!

Anche se mi rendo conto di non avere le competenze per parlare sento che tutta la teoria ortodossa soffre gravemente di dogmatismo, c'è una risposta per tutto, quella giusta, basta impararla ripeterla e non si sbaglia e si fa' anche bella figura.

Ma questa risposta non chiarisce niente, come la religione che ho abbandonato tanto tempo fa' e che forse non ho mai avuto, le risposte dell'ortodossia sono buone per tutte le stagioni ,ma non mi fanno capire che cosa accade.

Molte persone dicono che io parlo così perché sono dogmatica e materialista, ma credere ad un mondo che, per partito preso è irrazionale e lo devi accettare così com'è senza farti troppe domande, ha in sé qualcosa di molto più dogmatico.

Questa fisica del nostro secolo piena di ipotesi non verificate e spesso non verificabili, piazzate lì per salvare teorie "complete e fondamentali"(materia oscura presente in quantità sufficiente a salvare il modello del Big Bang, inflazioni universali, masse dei partners supersimmetrici che lievitano a seconda degli esperimenti, azioni a distanza, bosoni di Higgs che non si trovano ma ci devono essere, protoni che hanno deciso a dispetto della teoria di non decadere ma devono farlo perché la teoria standard dice così, adesso non me ne vengono in mente altre), in cui la comprensione del fenomeno, e ricerca della realtà sono fatti di secondaria importanza, evidenzia una grande crisi.

Una vera rinuncia alla comprensione, uno slittamento verso la metafisica, quasi una ricerca di trascendenza, ecco come mi appare la fisica attuale.

Io per fortuna, da poco ho saputo che forse l'esperimento di Aspect probabilmente, al contrario di quello che si dice, non è stato decisivo, forse c'è ancora una speranza per il realismo locale.

Per me è stata una notizia bellissima, adesso mi sto interessando alle teorie considerate "eretiche" e noto con piacere che ci sono persone come lei che non hanno timore di criticare teorie considerate sacre come le meccanica quantistica e relatività.

Grazie a persone come lei c'è la possibilità che la fisica possa tornare ad essere una scienza libera e priva di pregiudizi.

Una scienza senza dogmi, che ha voglia di scoprire la realtà e non di inventarla.

La saluto con grande ammirazione.

Nicoletta Mura.