GIRO DEL MONDO
Collana di monografie geografico-turistiche
Mondadori, Milano, 1962/1968



Pure se non rientrano nel genere che maggiormente ci interessa (vedi lo schizzo di classificazione che segue)
, ci è sembrato opportuno redigere una scheda relativa agli album di questa collana, anche perché non se ne trovano informazioni esaurienti in rete, neppure nei cataloghi delle biblioteche pubbliche. Gli album del resto non erano numerati, non riportavano elenchi delle uscite precedenti, e fare una loro storia completa non è stato facile.

Si tratta nel complesso di 70 fascicoli di formato 14 X 21, di 64 pagine ciascuno (questa volta escludiamo le 4 pagine di copertina), che uscirono con regolare cadenza mensile tra il maggio del 1962 e il febbraio del 1968. Ad ognuno di essi era allegato un unico foglio che conteneva un certo numero variabile di figurine, compreso di norma tra 25 e 30, fotografiche a colori lucide autoadesive, che andavano staccate ed applicate sui relativi riquadri all'interno del fascicolo. Viene fornita qui di seguito a mo' di campione l'immagine della metà del foglio incluso nell'albo dedicato all'Oceania.


 



Le figurine avevano un formato anch'esso estremamente   variabile, per esempio dalle più piccole di tipo 5,7 X 6 (orizzontali  e verticali), alle più grandi di tipo 9,3 X 9, passando per formati  intermedi quali 6,3 X 6 , 5,9 X 9,2 , etc..

Una volta completato, ogni albo consentiva un istruttivo viaggio  illustrato in uno dei vari paesi del mondo, che veniva illustrato con dettagliate  informazioni di tipo geografico, storico, economico, etc.. I fascicoli di  una singola annata potevano essere conservati in appositi contenitori di plastica rossa, recanti all'esterno e sulla costa solamente la scritta:  "GIRO DEL MONDO".

Prima di elencare tutte le uscite della serie, diciamo che la storia della  collana in oggetto ci consente di aprire una parentesi  su un'importante classificazione fin qui rimandata (che presenta naturalmente i ben noti limiti di ogni tentativo di ripartizione in classi possibilmente disgiunte!).

La prima categoria oggetto del nostro interesse comprende le figurine che venivano distribuite in bustine  da acquistare presso le edicole, e che potevano essere raccolte  in un apposito album.  Sono queste collezioni che comportano una ricerca appassionata delle figurine  mancanti, il gioco dello scambio dei doppioni, etc. (all'interno di detta categoria, si può distinguere cronologicamente poi tra le figurine  che andavano attaccate con la colla, e quelle invece più moderne autoadesive,  insomma tra una prima fase e una seconda fase da un punto di vista cronologico; è tale distinzione che ispira il più volte menzionato catalogo Mencaroni-Valtolina, ma noi riterremmo più interessante una bipartizione ispirata a un criterio iconografico, tra figurine disegnate e figurine fotografiche!).
Sempre in questa categoria, ma in una sezione a parte, vanno comprese le  raccolte, ancora con album, le cui figurine venivano invece distribuite a  fini promozionali su vari prodotti, generalmente dolciari, tipico esempio  le figurine Ferrero alle quali abbiamo dedicato un'apposita scheda. Gli album  si potevano ottenere presso gli esercenti che vendevano il prodotto, o richiedendoli  direttamente presso il produttore. In questa tipologia vanno incluse anche  le figurine promozionali (per lo più cartonate) che venivano messe  in circolazione tramite un distributore automatico, di caramelle o di gomme  americane etc., esempio campione le figurine della SIDAM o della Taver-Matic, entrambe di Torino. Per tutte queste raccolte permane il gioco del completamento dell'album, della ricerca delle figurine mancanti, oltre ovviamente dello scambio di doppioni.   

In una seconda categoria vanno compresi gli album con figurine che si potevano ritagliare da pubblicazioni a stampa. Mancano qui evidentemente l'interesse verso le figurine  mancanti e lo scambio dei doppioni. All'interno di tale categoria esistono comunque delle collezioni assai pregevoli, che abbiamo avuto modo di ammirare  nel museo (pensiamo per esempio agli album del "Corriere dello Scolaro", ai due a soggetto western editi dalla Dardo, o ai 12 album che compongono l'"Enciclopedia di Topolino", ai quali pensiamo di dedicare prossimamente un apposito piano del museo).

Una terza categoria può essere concepita per includere gli album che venivano venduti insieme a tutte le figurine,  quali quelli illustrati nella presente scheda, ciò che riduce il "gioco" delle figurine al semplice atto dell'incollamento, senza nessuna forma di ... ansiosa attesa. Volendo, si possono in questa terza categoria includere gli "album finti", in cui le figurine sono già direttamente riportate nella pagina dell'album, e il lettore non deve fare proprio nulla, oltre che guardare!

In una quarta e ultima categoria , storicamente la  più difficile da indagare, vanno inserite infine tutte le figurine senza album, vuoi che fossero numerate vuoi che non lo fossero. Editori rimasti famosi per tale genere di produzione sono per esempio la Nannina e la Cicogna, di cui si parla altrove nel museo. Figurine di questo quarto tipo potevano acquistarsi spesso nelle cartolerie, piuttosto che nelle edicole, oppure potevano essere allegate a fini promozionali a prodotti dolciari, famoso il caso delle figurine distribuite dalla FIDASS di Serravalle Scrivia (Alessandria), alle quali dedicheremo presto un'apposita scheda. In tale categoria potrebbero essere fatte rientrare le "cards", un genere oggi molto diffuso, secondo noi diverse però dalle figurine ordinarie tanto per finalità quanto per consistenza materiale dell'oggetto (anche se ci sono per la verità delle figurine - qui catalogate come tali - fatte di cartoncino così spesso le quali, almeno sotto il punto di vista in discorso, potrebbero essere considerate delle cards). Non introduciamo un'ulteriore distinzione tra cards per le quali è previsto un contenitore per la relativa raccolta, e quelle per cui non è invece previsto: siffatti contenitori non arrivano mai infatti a poter essere considerati dei veri e propri "album". 

 









(Copertina e retro di copertina
del primo fascicolo della serie)


1962

maggio Francia
giugno Ceylon

luglio URSS
agosto Paesi Scandinavi
settembre Brasile
ottobre Giappone
novembre Messico
dicembre Stati Uniti

1963

gennaio Pakistan
febbraio Austria
marzo Haiti
aprile Malesia
maggio Spagna
giugno Iran
luglio Ghana
agosto Inghilterra
settembre Venezuela
ottobre India
novembre Cinque piccoli paesi d'Europa
novembre Argentina
(Il fascicolo di dicembre non uscì, oppure per un errore tipografico gli fu attribuita la data di novembre; fatto sta che esistono due albi distinti con la medesima data, caso unico nella storia della collana)

1964

gennaio Unione Sudafricana
febbraio Scozia
marzo Indonesia
aprile Arabia
maggio Grecia
giugno Cile
luglio Piccole Antille
agosto Paesi Bassi
settembre Australia
ottobre Afghanistan
novembre Portogallo
dicembre Egitto e Siria

1965

gennaio Bolivia
febbraio Nuova Zelanda
marzo Nigeria
aprile Iugoslavia
maggio America Centrale
giugno Birmania
luglio Belgio
agosto Hawaii
settembre Colombia
ottobre Filippine
novembre Alaska
dicembre Le isole del Mediterraneo Orientale

1966

gennaio Suriname
febbraio Tailandia
marzo Canada
aprile Israele
maggio Finlandia
giugno Ecuador
luglio Svizzera
agosto Isole Bahama
settembre Perù
ottobre Svezia
novembre Zambia-Rhodesia-Malawi
dicembre Libano

1967

gennaio Polonia
febbraio Kenia e Uganda
marzo Oceania
aprile Germania
maggio Turchia
giugno Portorico
luglio Danimarca
agosto Cina
settembre Ungheria
ottobre Islanda e Groenlandia
novembre Galles
dicembre Indocina

1968

gennaio Norvegia
febbraio Irlanda

Con questo albo la collana cessò le pubblicazioni, almeno per quanto attualmente sappiamo...

 









(Copertina e retro di copertina
dell'ultimo fascicolo della serie)