UNA BREVE STORIA DELLA B.E.A.




(I primi tre album della B.E.A. erano di genere sportivo,
ma la casa editrice se ne distaccò presto
per dedicarsi esclusivamente a temi didattici.)

(STADIO, edito nel 1949, è dedicato al campionato 1948-49,
mentre ALBO PREMIO GOOL SPORT, edito nel 1950,
è dedicato al campionato successivo 1949-50.
Il terzo ed ultimo album sportivo della B.E.A. fu edito ancora nel 1950,
CAMPIONATO DI CALCIO FOTOCOLOR,
ed era dedicato al campionato 1950-51.)

   (La seconda raccolta* è in realtà un "caotico ed eclettico  guazzabuglio  di
miniserie che ruotano intorno ad un concorso a premi", secondo il catalogo
Mencaroni-Valtolina, al punto che alle 220 figurine normali dei calciatori
  se ne aggiungono ben 350 "premio" e 50 "sorpresa", vedi l'immagine successiva,
tratta dal secondo volume di Collezionismo Italiano, p. 732,
Compagnia Generale Editoriale, Milano, 1979
.)









* A proposito di questa raccolta della B.E.A., le cui figurine erano distribuite in pacchetti (contenenti ciascuno 10 figurine) i quali avevano l'aspetto di bustine sigillate (vedi immagine precedente), quindi tra le prime messe in circolazione in Italia,  si veda quanto se ne dice nella nostra scheda che tratta tale questione.

Aggiungiamo per completezza l'immagine di alcune delle 242 figurine (in cartoncino) dell'album STADIO, e di seguito pure qualche immagine relativa alle 264 dell'album CAMPIONATO DI CALCIO FOTOCOLOR.








(Immagini tratte dal bellissimo Museo di Pignaca,
di Gianfranco Ronchi)


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Compiliamo una breve storia della Casa Editrice B.E.A., avendo sempre come punto di riferimento la relativa scheda presente nel catalogo Mencaroni-Valtolina, da cui proverranno le citazioni virgolettate di cui non viene dichiarata esplicitamente la fonte.


«l'unica casa editrice a reggere con continuità, per tutto l'arco degli anni '50, il confronto con la concittadina Lampo, sua concorrente. Essa opera sul mercato già alla fine degli anni '40 con una copiosa produzione di serie di figurine sportive [...] distribuite in prevalenza nelle cartolerie, verranno solo in parte raccolte in album [...] A partire dal 1950 l'editore si orienterà decisamente verso il settore didattico, che diventerà il suo marchio distintivo, con una produzione di gradevole fattura ed un apprezzabile sforzo a livello di fantasia progettuale».


Insomma, dopo le prime escursioni in campo sportivo, le figurine B.E.A. cercarono di realizzare concretamente il principio pedagogico del ludendo discere . Non c'è dubbio in effetti che molti ragazzi cresciuti negli anni '50/'60 abbiano imparato la storia, la geografia, la zoologia, etc., e continuino a rammentare certe notizie ancora adesso, più attraverso simili album di figurine, che non attraverso i libri di scuola.

Gli album della B.E.A., sigla che significa semplicemente "Buste Ed Affini", furono realizzati in prima persona dal fondatore della casa editrice, Rag. Giuseppe Rizzi, con il solo prezioso aiuto della Sig.ra Rizzi, stando a quello che ci scrive una delle figlie, la Dott.ssa Maria Teresa Rizzi, avvocato in Milano.


«E' con vivo piacere che ho letto nelle pagine del vostro museo i riferimenti, ed i commenti, all'attività cui nostro padre - ho infatti anche una sorella maggiore - ha dedicato con amore e dedizione gli anni della nostra infanzia. Ho ancora un vivo ricordo del lavoro di mio padre e, quando a casa prolungava la sua attività, delle serate durante le quali prendevano forma le nuove pubblicazioni, dalle bozze dei disegni e dei testi, alle opere complete prima di essere passate alle stampe ed alla distribuzione, in tutto questo coadiuvato, oltre che da esperti collaboratori, da una moglie sempre attenta a fornire il parere personale nell'ambito della cultura. Come non dimenticare poi il coraggio e l'entusiasmo da lui profuso nel coltivare questa bellissima idea, nonché l'aspetto didattico cui nostro padre dedicava un'attenzione particolare: così i bambini divertendosi muovevano i primi passi nella storia, nella letteratura, nelle scienze. Di tanto in tanto alcuni quotidiani o periodici si occupano dell'argomento, e, al presente, ho stabilito un contatto con persone del settore disponibili a rivalutare le figure e le opere di questi imprenditori che hanno coniugato, con fantasia e dedizione, cultura e diletto».


Ecco la produzione B.E.A. così come essa è stata ricostruita da Mencaroni e Valtolina, tenendo conto che diversi album non riportano una data, e sono quindi di difficile collocazione temporale. Per maggiori ragguagli si rimanda al menzionato indispensabile catalogo.


Albo per le figurine sportive - Stadio, 1949

Albo Premio Gool Sport, 1950

Campionato di Calcio Fotocolor, 1950.

Popoli Continenti Costumi, 1950

Monete di tutti i tempi, 1951

Album del Filatelico, 1952

Le Regioni d'Italia, 1953 (regioni settentrionali)

(un annunciato secondo album dedicato alle regioni centro-meridionali non sembra essere mai uscito)

Le Regioni d'Italia, 1954 (qui sono rappresentate tutte le regioni italiane)

Il mondo sul quale viviamo, 1955

Cielo e Terra, 1956

La nostra bella Italia, 1957

Europa patria comune, 1958

Ruote Vele Ali, 1958

Numeri che divertono, 1959

Il mare, 1960

1861-1961 Centenario dell'Unità d'Italia, 1961.













Mostriamo le copertine e un paio delle originali figurine della rarissima
raccolta "Monete di tutti i tempi", dal momento che sarà
purtroppo impossibile averla completa nelle sale del museo!


A proposito di questa rara raccolta numismatica, ci fa piacere presentare un paio di immagini relative alle bustine con cui le "monete" venivano distribuite. Ad ordinarie bustine da edicola da 10 Lire (prima immagine), vennero affiancate delle confezioni speciali trasparenti da 100 Lire contenenti 12 pezzi (seconda immagine), sempre acquistabili presso le edicole. Volendo, i collezionisti potevano anche ottenere dall'editore tutte le 608figurine della raccolta (numerate fino a 445, ma con diverse numerazioni doppie) sottoscrivendo uno speciale abbonamento (3800 Lire), che dava diritto a ricevere apposite buste numerate contenenti ciascuna da 20 a 28 pezzi, "a seconda della grandezza delle monete". Inutile sottolineare che si tratta di materiale rarissimo, la cui presenza nelle pagine del museo si deve alla cortesia di Domenico Piccirilli (di Gaiarine, Treviso), al quale va tutta la nostra riconoscenza!













Allo stesso modo, mostriamo nelle due immagini seguenti la copertina e una pagina completa dell'altrettanto difficile raccolta "Album del filatelico".












 
Nella precedente versione della presente scheda, si proseguiva citando il catalogo Mencaroni-Valtolina a proposito della cessazione dell'attività della casa editrice B.E.A.:

«l'album [del centenario] rappresenta l'autentico canto del cigno per la casa editrice, la cui ragione sociale ritroveremo in seguito solo su l'albo "L'Italia ieri e oggi" che recherà la doppia firma B.E.A./Album dell'Arte».


In effetti verso la fine degli anni '50 «l'editore darà  [...]   il via ad una produzione parallela con la nuova ragione sociale "Album  dell'Arte"».



Orbene, tale conclusione va corretta in conformità a quanto testimoniato da Giuliano Thiella, figlio di Bernardino Thiella, il fondatore della casa editrice Album dell'Arte! Abbiamo ricevuto una sua graditissima lettera (integralmente riportata in appendice) che fa il punto della situazione, e quindi aggiorniamo la scheda lieti di aver potuto precisare un nuovo tassello della storia che ci sta a cuore!

     
Anche gli album delle Edizioni Album dell'Arte continuano invero ad essere  apprezzati   da tutti i collezionisti, e ne forniamo quindi l'elenco, dopo  una breve illustrazione  generale ripresa ancora una volta dal catalogo Mencaroni-Valtolina, che andrà convenientemente corretto laddove necessario (vedi la frase che riportiamo in rosso).


«La "Album dell'Arte" entra in scena verso la fine degli anni cinquanta, realizzando una raccolta su cui compare anche la ragione sociale "Marvi". Detta casa editrice è erede più o meno diretta della B.E.A., con la quale, comunque, continuerà ad operare in parallelo sul mercato per alcuni anni. [...] Il formato e la struttura degli album, la caratterizzazione vivacemente didattica, l'elevato standard qualitativo delle figurine, spesso suggestive e mai banali, diventeranno un inconfondibile marchio di fabbrica della casa editrice milanese [...] L'attività editoriale, basata spesso su riproposizioni modificate di raccolte già edite, continuerà fino alla metà degli anni ottanta, quando la "Album dell'Arte" (conosciuta negli ultimi anni con il suo acronimo "A.D.A.") cederà il passo alle Edizioni Jolly».


Arte e paesaggi d'Italia, 1957 circa

Conoscere il mondo - L'Europa, 1958

L'Italia ieri e oggi

Mondo alla ribalta

I grandi della storia

Genti e paesi

Album enciclopedico, 1966

I grandi fiumi, 1967

Le regioni d'Italia ieri e oggi, 1967

Animali del mondo*, 1969

Trasporti e educazione stradale, 1970

I grandi della scienza e della tecnica, 1971

Personaggi famosi della storia, 1972

Alla scoperta degli animali, 1973.


* Da questa raccolta in poi, sugli album della casa editrice compare la scritta: "Per le vostre ricerche".


Ed ecco l'elenco degli album di tale casa editrice relativi al periodo autoadesivo (dal terzo volume del catalogo Mencaroni-Valtolina):


Geomondo, 1973 (ultima delle raccolte dell'editore in grande formato)
Uomini del progresso, 1974 (una sostanziale riproposta di "I grandi della scienza e della tecnica")

Grandi condottieri, 1975 (vedi "I grandi della storia")
Animali del mondo, 1976 (una sostanziale riproposta dell'omonimo album del 1979)
Pinocchio, 1977 (riedizione di una raccolta della Ditta Fratelli Salvo di Savona, 1950 circa, ed in seguito riproposta dal Laboratorio Chimico Simplex, di Gorgonzola - MI, e dalla Società Dolciaria Veneta - Sodolve)
I nostri grandi, 1978
Animali, 1979
Pinocchio la raccolta del centenario, 1981 (vedi l'album del 1977)
Animali, 1982 (ristampa dell'omonimo album del 1979)
I protagonisti della scienza e della tecnica, 1985 (una sostanziale riproposta degli analoghi album del 1971 e del 1974)
Tutto il calcio regola per regola, 1986 (Editrice Jolly)
La vita sulla terra, 1987 (Editrice Jolly)
Pinocchio, 1988 (Editrice Jolly - ristampa dell'omonimo album del 1981, da dove viene semplicemente eliminata la scritta "La raccolta del centenario")
Zoo stickers, 1990
(Editrice Jolly) .


Tornando alla casa editrice B.E.A., l'attività editoriale del Rag. Rizzi non si arrestò in effetti con il menzionato album del 1961. Secondo quanto riferito dalla Dott.ssa Maria Teresa Rizzi: «Mio padre dopo il 1961 [Vale a dire, dopo il bell'album dedicato al centenario dell'Unità d'Italia, già ammirabile nel museo.] proseguì e fece altri due album: "I promessi sposi" e "Dante Alighieri" con la casa editrice "La   Rondine"». Due album davvero belli al pari degli altri, che abbiamo già inserito nelle nostre pagine web.


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Appendice (9 ottobre 2008)


... consultando Internet nello spazio dedicato alla storia degli album di figurine e delle rispettive case editrici con mia grande sorpresa ho scoperto una macroscopica inesattezza sulla casa editrice che mi riguarda: le Edizioni Album dell'Arte di Thiella Bernardino, azienda individuale
regolarmente iscritta alla CC di Milano, il quale era l'anima, l'inventore, il propugnatore delle tante collezioni che ebbero vita con la casa editrice Edizioni Album dell'Arte.
Nella piccola casa editrice collaboravano a tempo pieno i figli, il sottoscritto Thiella Giuliano con la qualifica di coadiutore e, per alcuni anni Thiella Elena.
Dal 1974, per presunti grossi motivi di salute di Bernardino, presi personalmente in mano tutta l'attività dell'azienda e la continuai fino al 1992, anno in cui smisi ufficialmente l'attività di Editore, dedicandomi per alcuni anni a consulenze e collaborazioni, ed editando altre edizioni di figurine per conto e in società con altri.
E' pertanto del tutto inesatto dire che la Edizioni Album dell’Arte è figliastra della BEA, società che ben conosco, cui vendemmo i diritti per la edizione della collezione: Italia ieri e oggi, forse nel 1962-63, vado a memoria, e, che credo, cessò l'attività molto presto, prima del 1965-66.
Ritengo pertanto necessaria una rettifica, per amore di verità e di riconoscenza verso almeno mio padre, Bernardino che tanto amore e cultura e coraggio profuse nelle sue collezioni.
Egli fu tra i primi a imporre la qualità delle immagini, fin dalla prima collezione ideata, realizzata e editata con suo fratello Mariano che aveva una stamperia, e che gli aveva anticipato i soldi della carta e della stampa!
La collezione si chiamava : ARTE E PAESAGGI D'ITALIA (da cui poi derivò il nome!), e mio padre, mi ricordo scelse le foto di Alinari, una per una, andando direttamente a Firenze nell'Archivio ALINARI a comperarle.
Non ebbe timore a scegliere oltre che foto di paesaggi, foto che riproducevano le sculture e soprattutto i dipinti (era appassionato e intenditore di pittura), contenuti nei vari Musei italiani.
A quella collezione seguì, sulla stessa traccia: Conoscere il mondo: l'Europa.
Parliamo della fine degli anni cinquanta e primi anni '60.
Lo stesso amore della qualità la dedicò anche alle successive collezioni inventate, ricavate tutte da bozzetti originali che faceva eseguire da pittori amici suoi, tra i migliori sulla piazza, e che io ancora posseggo.
Per amore di verità e per dare solo delle informazioni esatte, mi aspetto che facciate le opportune verifiche, e correggiate il vostro sito.
Saluti cordiali.
Giuliano THIELLA