Scansioni gentilmente inviate dalla Prof.ssa Susanna Bisi.


Tempo Illustrato, 9 aprile 1960 (pp. 36-39)


UNA LETTERA RIVELATRICE
NEL CASO MAJORANA


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Solo oggi la madre di Ettore Majorana ha rivelato l'esistenza di una lettera scrittale dal figlio alla vigilia della sua scomparsa, ventidue anni fa. Fu l'ultimo segno di vita del giovane scienziato giunto alla soglia del segreto del'atomo e mai più ritrovato, né vivo nè morto


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Ettore Majorana a ventisette anni, nel 1933. Faceva già parte di  quel gruppo di studiosi, riuniti dal senatore Orso Mario Corbino, che venivano  chiamati i "ragazzi di via Panisperna". Docente di fisica teorica, le sue  pubblicazioni avevano stupito il mondo scientifico. Qui sotto: l'ingegner  Luciano Majorana, fratello maggiore di Ettore. [In realtà il fratello maggiore di Ettore era Salvatore, nato nel 1903 (e morto nel 1971); Luciano, nato nel 1905, appena un anno prima di EM (e morto nel 1967) si collocava in mezzo tra i due. All'inizio e alla fine della serie dei tre figli maschi di Fabio Majorana (1875-1934) e Dorina Corso (1876-1965), si collocano le due figlie femmine, Rosina (1901-1972, maritata Werner Schultze) e Maria (1914-1997).] Collaborò nel '38 alle ricerche dello scomparso ottenendo notizie sconcertanti attraverso la mafia.
























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