FORUM DI EPISTEME


1 - Alberto Bolognesi



I "primi istanti dell'universo" sono una superstizione popolare
che ha consentito ai burocrati e ai tecnocrati
di mettere mano al denaro pubblico trasformando il "big bang"
in una scoperta scientifica.
La scienza moderna che ha
smascherato l'astrologia ha finito per sostituirla
con un'assurda finzione ancora più grande.

(Alberto Bolognesi)                                   


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Articoli di Alberto Bolognesi pubblicati   in precedenza su Episteme .


Dalla parte del torto: Tully & Fisher vs Hubble - Uno studio critico sul successo della cosmologia del Big-Bang [ Epi. 2]


Fotografare l'inizio [ Epi. 2]


Una conferma sperimentale delle obiezioni di Halton Arp al paradigma cosmologico corrente [ Epi. 5]


Il Big Bang ha fatto flop? [ Epi. 6, Parte I]


La nuova teoria del cielo - La cosmologia osservativa di Halton Arp [ Epi. 6, Parte II]


Teoria e osservazione [ Epi. 7]


Foolproof - On All and On Nothing [ Epi. 7]


La cosmologia soppressa [ Epi. 7 -
Recensioni/Reviews]

Cosmologia al bivio [ Epi. 8]


L'altro Hubble - Un astronomo vero fra mito e realtà [ Epi. 8]

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L'Origine dei Quasar e la Recessione delle Distanze

 
Parte I: Lucciole per lanterne (formato pdf)
Parte II: Lanterne per lucciole (formato pdf)


(L'intero file in formato doc per Microsoft Word 97 si può scaricare da qui:
L'Origine dei Quasar e la Recessione delle Distanze )


L'astrofisico Alberto Bolognesi offre gentilmente questa interessante "appendice" al suo articolo pubblicato nell'ultimo numero di Episteme . Ne offriamo subito qualche stralcio:

"Ciò demolisce l'assunto fondamentale della cosmologia per il quale lo spostamento verso il rosso degli oggetti cosmici è causato dalle loro velocità di recessione radiale conseguenti all'espansione dell'universo. [...] Nel raggelato imbarazzo di chi ha fatto dipendere l'onorabilità della scienza dalle distanze di questi oggetti, tali osservazioni vengono sottratte alla comunicazione al grande pubblico secondo un'etica che Noam Chomsky paragona 'a uno stupro della conoscenza da parte dell'establishment'. E' ciò che consente poi agli operatori del circo mediatico di consolidare i paradigmi e di eliminare dai quiz ad alto share per adolescenti quelli che non sanno 'che l'universo è sorto da un'immane esplosione avvenuta circa 15 miliardi di anni fa e che al momento della sua nascita aveva le dimensioni di una capocchia di spillo'. [...] se siamo disposti ad accordare alle osservazioni almeno lo stesso credito che si concede alle teorie, dovremmo dire tranquillamente che l'espansione dell'universo è un FALSO PROVATO e che il sistema di divulgazione accademico difende strenuamente un'ipotesi inadeguata sull'origine della Natura".

Un altro articolo di Alberto Bolognesi sul giornale on line diretto da Maurizio Blondet
( http://www.effedieffe.com/index.php ):

Lo scisma sommerso

English version:

The Submerged Schism
(pdf file)


18 Marzo 2008

Siamo veramente grati ad Alberto Bolognesi che ci permette ancora una volta di mettere a disposizione dei lettori un suo recente articolo su talune assurdità della cosmologia contemporanea...

"Il monumento al creazionismo assoluto, la teoria del Big Bang, suppone che 14 miliardi di anni fa non ci fosse nemmeno il cielo. Non c'era alcuno spazio, alcuna estensione preesistente, nemmeno uno spazio topologico che potesse contenere anche un solo atomo di idrogeno. La materia cosmica così come lo spazio e il tempo vennero assolutamente creati dall'esplosione infinitamente calda e densa di un punto di raggio zero che precedentemente non esisteva. La bomba perfetta e autocontenuta della genesi che almeno nelle sue fasi iniziali si propagò dall'interno di sé stessa a velocità infinita. E l'universo fu. Questa bubbola termodinamica celebrata come una scoperta scientifica e inculcata fin dalle scuole elementari è condivisa oramai da ogni branca del sapere istituzionalizzato, dalla fisica alla chimica, dalla matematica alla filosofia, dall'astronomia alla biologia. E' la leggenda metropolitana della Creazione, la Magna Charta dell'inciucio cosmologico, la pietra filosofale che attraverso un formidabile circuito di autoreferenzialità ha potuto attirare grandi quantità di danaro pubblico e decuplicare il numero degli abilitati alla ricerca... "


IL CODICE CELESTE
(pdf file)


29 gennaio 2009: Siamo lieti di poter presentare un  altro  interessante breve scritto di Alberto Bolognesi,   relativo a un incontro con Sir Fred Hoyle (Bingley, 24 giugno 1915 - Bournemouth, 20 agosto 2001), avvenuto a Bournemouth nel 1992.


A QUALCUNO PIACE FRED
(pdf file)



Marzo 2009: E' finalmente nelle librerie il libro di Halton Arp: "SEEING RED - L'Universo non si espande" (Jaca Book, Milano), edizione italiana a cura di Enrico Biava e Alberto Bolognesi, con un poscritto dell'autore.








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12 Novembre 2009: Esprimiamo ancora una volta la nostra più viva gratitudine ad Alberto Bolognesi perché ci permette di  leggere subito la versione inglese del suo ultimo articolo, che viene simultaneamente pubblicato nell'ultimo numero di Coelum .


ATTAINABLE UTOPIAS
(LE UTOPIE REALIZZABILI )
(pdf file)

Nel Ritorno al Mondo Nuovo (1958) lo scrittore inglese Aldous Huxley delinea gli scenari derivanti da un'autocrazia gestita esclusivamente da scienziati. "Gli uomini e le donne verrebbero allevati nell'amore dello spirito di servizio e mai sognerebbero la rivoluzione. Non si vede per quale buona ragione -conclude con laconicità agghiacciante- dovrebbe mai crollare una dittatura integralmente scientifica".
Se quella predizione almeno per quanto riguarda la Cosmologia non si fosse nel frattempo realizzata, non si capirebbe perché le uniche evidenze rigorosamente osservative (galassie di età e di morfologie differenti, quasar e altri oggetti visualmente connessi a sistemi con redshift altamente discordi, etc.) siano state liquidate senza alcun approfondimento o verifica accurata ...

In Brave New World Revisited (1958), English writer Aldous Huxley outlined a series of possible scenarios that might result from an autocracy governed solely by scientists: "…most men and women will grow up to love their servitude and will never dream of revolution." With chilling brusqueness, Huxley concludes that "…there seems to be no good reason why a thoroughly scientific dictatorship should ever be overthrown".
If in the meantime this prophecy had not been fulfilled at least in the realm of Cosmology, it would be impossible to understand why the only examples of rigorously observational evidence (galaxies of different ages and morphologies, quasars and other objects visually linked to systems with highly discordant redshifts, etc) have been written off without any further examination or accurate attempt at verification ...




(Halton Arp, a sinistra, e Alberto Bolognesi)

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Il 26 gennaio 2010 è scomparso Geoffrey Burbidge (1925, Chipping Norton, UK - 2010, San Diego, USA), brillante astrofisico non troppo "inquadrato" nelle mode cosmologiche correnti. Lo ricordiamo con un necrologio di Alberto Bolognesi.

Il sigaro di Burbidge


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8 maggio 2010: Alberto Bolognesi ci onora nuovamente di un suo importante contributo, dove affronta con il consueto rigore, e senza trascurare gli aspetti propriamente storici della questione, il tema della "metafisica" sottesa all'investigazione astrofisica e cosmologica.



La vita nella materia
(L'eresia cosmologica)


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24 dicembre 2010:

PASO DOBLE - La scienza all'asta

Non c'è bisogno di uno scienziato per denunciare un delitto.
Abbiamo appreso dai neodarwinisti che tutti i cani derivano da lupi che condividevano con gli agnelli la medesima discendenza che lega balene a gamberetti e piante a cavallette, a iniziare da un prodigioso batterio autoreplicante fermentatosi accidentalmente fra torbide melme primordiali. E' il "miliarium aureum" della biologia evolutiva: tutte le strade portano a Roma. Secondo questo inviolabile protocollo l'accidente biochimico della vita si sarebbe innescato sotto il peso della contingenza e della "selezione naturale non casuale", inanellando ammoniti e dinosauri, zanzare e celacanti, selve vegetali e barriere coralline, leoni e gazzelle, lemuri e pipistrelli, australopitechi e sapiens...
Dall'uno al molteplice. ...

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16 gennaio 2011: L'Arch. Mario Ludovico (vedi la successiva sezione N. 2 bis) ci invia un interessante commento all'articolo di Alberto Bolognesi, siamo lieti di pubblicarlo a beneficio dei visitatori del Forum...

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3 gennaio 2012: La nota questione dei neutrini superluminali ha suggerito le seguenti riflessioni, con un'ardita ipotesi conclusiva.

I predoni della luce

Il tempo di volo delle particelle [...] ha decretato laconicamente che il "metronomo" di Einstein non funzionava e che quei neutrini si eran fatti beffe della Relatività "sverniciando" l'insuperabile muro della luce di ben 60 nanosecondi! Imbarazzo e meraviglia. Imbarazzo perchè quell'esperimento – replicato con successo poche settimane dopo con flussi di neutrini ancora più "stretti" – falsificava la Teoria che proprio in virtù di quel muro sembrava aver penetrato tutta l'intelligenza della Natura. Imbarazzo soprattutto perché non era successo niente: niente inversioni temporali, niente masse infinite, niente fughe nelle extradimensioni, niente di niente.


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8 marzo 2013 - Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

LETTERA APERTA AI BIGBANGERS DEL XXI SECOLO


Nonostante le restrizioni e gli equivoci che ancora affliggono la cosmologia, la Big Science del XXI secolo consegna all'uomo della strada il trionfo scientifico che l'universo proviene da un punto esploso dal nulla meno
di 14 miliardi di anni fa. Brindisi e fuochi in terrazza.
Ma anche trascurando gli ulteriori "avanzamenti"di Stephen Hawking e Martin Rees per i quali l'intera struttura cosmica potrebbe scaturire da "brane" di un sovrastante "Multiverso" (se non addirittura da ipotetiche extradimensioni sottocutanee di un gerarca nazista che opera in un mondo parallelo dove Hitler ha vinto la guerra e io passo la vita in qualche lager a strappar bambole dalle mani di orfanelle in lacrime), la "teoria" del Big Bang poggia sul vincolo puerile e inderogabile che la materia e TUTTE le galassie abbiano la stessa età.
L'altro grossolano requisito è che un nume benevolo ci abbia riservato una vista panoramica sufficientemente estesa e rappresentativa dell'"intero" universo. [...]


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7 aprile 2013


L'UNIVERSO CHE VERRA'

Nel disinteresse dei media e dei comunicatori della scienza l'espansione dell'universo convive
con la sua falsificazione osservativa. L'evidenza, emersa accidentalmente da censimenti sistematici
nell'ultravioletto in caccia di "oggetti primordiali ad alto redshift", ha rivelato un gran numero di
galassie con spettri ottici spostati nel blu. [...]

L'elenco delle ottomila galassie è riportato qui sotto così come compare nel NASA Extragalactic
Database.


THE COMING UNIVERSE

In the disinterest of the media and of scientific communicators, the expansion of the universe cohabits with its observational falsification. The evidence, which emerged accidentally from systematic surveys in the ultraviolet range searching for "primeval objects with high redshift", has revealed a great number of galaxies with blueshifted optical spectra.


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28 settembre 2013


IN DIFESA DELLE COSMOLOGIE ALTERNATIVE


[...] Lei può alterare solo con un falso la condivisione profonda che ha legato per tutta la vita Geoff,
Margaret e lo stesso Fred Hoyle a "Chip" Arp, per il quale i quasar e le galassie non si trovano alla
distanza dei loro spostamenti spettrali. Nessuno di questi astronomi ha mai creduto al primo giorno
della Creazione (Hoyle la chiamava "un'idea da preti") e tantomeno che la radiazione di Penzias e
Wilson rappresenti il residuo "fossile" di un'atavica esplosione che avrebbe originato dal nulla
l'intero universo. Contrariamente a quanto lei lamenta a proposito delle tesi di Arp, è proprio la
fisica dell'"inizio" che è completamente scollegata da ogni fisica. Se adesso questa radiazione non
rappresentasse nemmeno "l'inizio dell'universo nella sua totalità" (Coelum, N. 173, pag.17), è la stessa
cosmologia del XX secolo che cede di schianto.





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La Voce di Romagna, 23.X.2013

Big science
Funziona così

Fra le innumerevoli mistificazioniche si abbattono senza pietà sulla povera gente c'è senza dubbio quella che strombetta chenel costosissimo acceleratore LHC del CERN di Ginevra si riproducono le mitiche particelle della Creazione del·Mondo. Nientedimeno. Scambiando la teoria·cosmologica con la realtà, i comunicatoridella scienza non esitano ad annunciare che gli "stati bosonici metastabili" riscontrati nelle collisioni subatomiche sono nientedimeno che le prodigiose entità naturali che avrebbero dato massa a se stesse e a tutte le altre cose, permettendo all'Universo di esistere là dove precedentemente non esisteva, 13,7 o 13,8 miliardi di anni fa.
Perchè c'è qualcosa al posto di nulla? Ma perchè c'è stato il Big Bang, tapini, e subito dopo la particella di Higgs, Englert e Broute venuta apposta per saldare tutti i sospesi del "modello standard", del materialismo storico e delle sacre scritture. Funziona così: si fanno accelerare le particelle a densità energetiche sempre più elevate, le si fa scontrare in un anello miliardario e le si fotografa con infinita pazienza andando a rovistare fra i residui delle collisioni. Ci si potrebbe aspettare che questi "scontri" nell'acceleratore comportino solo la trasformazione di una massa-energia già in precedenza locaIizzata in forme differenti a energie inferiori, ma poichè tutti sanno che più energia si immette e più particelle si trovano, si trova sempre qualcosa quando si cerca qualcosa. Del resto quando si spendono miliardi di euro di denaro pubblico non ci si può rnica accontentare di uno stato bosonico metastabile: è la gran scoperta che materializza l'Universo Mondo, gente, la particella di Dio, il bosone di tutte le filosofie. Non è meravigliosa la Big Science? Un bel Nobel qua e là e gli stipendi (per un po') sono salvi.
Alberto Bolognesi

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28 dicembre 2013


HALTON ARP, NECROLOGIO


Logorato dal Parkinson, in una clinica di Monaco di Baviera, il 28 dicembre 2013, alle ore 6,15 del mattino, è scomparso Halton Arp. Si riferisce che abbia reclinato leggermente il capo, le mani abbiano  smesso di tremargli e che abbia chiuso semplicemente gli occhi: occhi pieni di stelle.
Lo ricordiamo con un breve necrologio di Alberto Bolognesi, e le seguenti parole di  Enrico Biava, co-curatore dell'edizione italiana di Seeing Red .

Era nato a New York il 21 marzo del 1927. Arp fu uno dei più importanti astronomi del secolo. Critico nei confronti della cosmologia dominante, pagò sulla propria pelle le conseguenze delle sue posizioni.   Egli fu osteggiato e marginalizzato in tutti i modi e gli fu tolta la possibilità di utilizzare per le sue ricerche osservative i grandi telescopi ottici. Per commentare la sua vita possiamo utilizzare i versi del celebre scrittore e drammaturgo austriaco Franz Grillparzer: "Se il mio tempo mi vuole avversare lo lascio fare tranquillamente. Io vengo da altri tempi, e in altri tempi spero di andare".

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30 settembre 2014


COSMOLOGIA
DOVE VA IL PESCE PALLA?


La compagnia degli orologiai ciechi che con un po' di Darwin, di Big Bang, di "memi" di Dawkins e di bosoni
"di Higgs" ha mandato in scena l'universo come "fenomeno naturale" sta vivendo la sua crisi più profonda:
"Sappiamo tutti che il Big Bang è una teoria sbagliata" - ha dichiarato un celebre cosmologo del Regno Unito - "ma
se non viene fuori un'alternativa credibile dobbiamo tenercelo".
Oppure potrebbero autosospendersi. Che cosa ce ne facciamo di una teoria sbagliata? Gli astronomi del
finanziamento pubblico ricevono di norma un compenso per impartirci che un'enorme esplosione (tecnicamente
"La Palla di Fuoco") ha dato inizio a tutte le cose 13,8 miliardi di anni fa. Ma nessun premio Nobel dello spazio
metrico "accelerato" e della nucleosintesi "primordiale" ha la minima idea da dove provenga l'idrogeno di cui
son formate le stelle o perchè il tempo debba avere un inizio: l'indecente conclusione è che l'uno e l'altro siano
schizzati fuori dal nulla, secondo un creazionismo ancora più selvaggio di quello che informa le Sacre Scritture.
Viene chiamato - evidentemente per distinguerlo dal miracolo - "il pasto gratis sorteggiato dal caso".
L'orrore di Dio è salvo? Con poche eccezioni, filosofi e intellettuali non hanno alcuna intenzione di aprire un
contenzioso irto di insidie matematiche con i loro colleghi dell'empireo, e così la sciocchezza del Big Bang
resta ancora in vita. "Primum non nocere".
Ancora più inspiegata è l'esistenza della vita. Nessuno è stato ancora in grado di dettagliarci le "pressioni
selettive" che avrebbero condotto la materia inanimata a farsi consapevole e ad autoreplicarsi: e meno ancora di
descriverci il colpo di dadi ereditario che decide dei nostri grifi (e forse dei nostri stati d'animo), bocche, nasi,
occhi, orecchi e artigli insanguinati. Come si fa a credere che il cuore batta e che il sistema nervoso elabori
perché all'improvviso, nel mezzo del nulla, a qualcuno è venuta fame? 
[...]


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13 gennaio 2015


COSMOLOGIA
AL THALIMAIN



[The traditional star name Al Thalimain refers to two stars in the Aquila constellation:
Iota Aquilae, Lambda Aquilae.
The name derives from the Arabic term aθ-θalīmain meaning "The two ostriches".]

Nella guerra hi-tech fra Chicago e Ginevra l'ultimissima è che l'universo è "un rumore olografico", un miraggio a 2D che risuona come cassa armonica di extradimensioni nella trama quantistica dello spaziotempo.
Tranquilli, stipendi e pensioni non sono "pixelati". Sebbene l'ipotesi sia "maledettamente" seria (Fermilab), la maggioranza dei premi Nobel ci rassicura che siamo "sostanzialmente" qui perché ci fu un Big Bang propiziato da una specialissima particella che se non ci fosse bisognerebbe inventarla e che per caso finì per essere il bosone che non poteva essere lì a caso.
Equivoco dono degli Dei, dunque, o ancor più inverosimile riffa della contingenza, "il robusto scenario" fece esplodere da un punto (che precedentemente non esisteva) il tempo e lo spazio, le stelle e le galassie, lo spaziotempo di Minkowski e via via i dottori Higgs, Englert e Brout, l'autore di questo articolo e Peppa Pig. Dalla scalmanata Palla di Fuoco che si gonfia più-veloce-della-luce al flusso "quieter" di Hubble, dalla "esotica" ed elusiva "dark matter" che nessuno sa cos'è alla ancor più fantasmatica "Energia Oscura", capace perfino di accelerare l'espansione per far tornare i conti, TUTTO MA PROPRIO TUTTO era già iscritto nelle condizioni iniziali, che emergono come palizzate sul ciglio del nulla 13,8 miliardi di anni fa.
LA DOMANDA È: COME È POTUTO ACCADERE? COME È POTUTO ACCADERE CHE UNA TEORIA COSÌ RIDICOLA SI SIA IMPADRONITA DELLE UNIVERSITÀ PIÙ FAMOSE, DEI CENTRI DI RICERCA PIÙ AVANZATI, DEI PIÙ POTENTI MEZZI DI COMUNICAZIONE E CHE SIA STATA FATTA PASSARE PER UNA SCOPERTA A 5 SIGMA IN GRADO DI ATTINGERE A VERTIGINOSE QUANTITÀ DI DENARO PUBBLICO? ...

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